FULVIO D'ERI
Cronaca

Teglio, morto il senatore Giampaolo Bissi

Fu più volte sindaco del paese e sottosegretario in due governi a guida Andreotti. Domani i funerali

Classe 1941 Gianpalo Bissi è cresciuto nella frazione di Tresenda dove ha abitato e dove a

Classe 1941 Gianpalo Bissi è cresciuto nella frazione di Tresenda dove ha abitato e dove a

Teglio e la Valtellina piangono Giampaolo Bissi. Se ne è andato nella notte tra mercoledì e giovedì, a causa di un male incurabile e dopo aver lottato come un leone, uno dei politici più arguti e acuti degli ultimi 50 anni in provincia di Sondrio. Un politico capace, come pochi, di analizzare le varie situazioni storiche locali, nazionali e internazionali e di cercare soluzioni adeguate alle problematiche che di volta in volta si presentavano. A Teglio ha segnato un’epoca, l’ultimo periodo veramente florido a livello turistico della località coincide infatti coi suoi mandati. Tante le iniziative per lo sviluppo turistico, sia invernale a Prato Valentino sia estivo a Teglio dove, tra le altre cose, contribuì a portare, insieme alle associazioni locali, nell’estate del 1989, il "Teatro tenda", una serie di spettacoli e concerti tra i quali quelli sold out di Enrico Ruggeri, Edoardo Bennato e Nilla Pizzi. Giampaolo Bissi, infatti, è stato per anni e diverse legislature il sindaco di Teglio, tra gli anni ’80 e ’90.

Nato il 2 maggio del 1941, Bissi è cresciuto nella frazione di Tresenda, dove ha abitato praticamente per tutta la sua vita e dove aveva uno studio di geometra. Memorabili alcuni consigli comunali, con la politica ancora a misura d’uomo, con scontri verbali anche accesi, ma sempre nei limiti e con grande rispetto tra i duellanti. Nel 1983 non lesinò impegno e abnegazione, senza dormire per giorni interi, quando il 22 e il 24 maggio due paurose frane fecero 22 morti e sconvolsero il paese di Tresenda. Fu in prima fila per pianificare il dopo frana e la ricostruzione. Giampaolo Bissi, convinto socialdemocratico, è diventato senatore nella X legislatura dal 1987 al 1992 e sottosegretario di Stato per il lavoro e la previdenza sociale nei due Governi Andreotti (VI e VII). E in questo lasso di tempo ha fatto, tra le altre cose, molto per una Valtellina che usciva dal disastro della alluvione del 1987. Lascia la moglie Renza, i figli Marco e Laura, le sorelle Luisa e Liliana e i suoi adorati nipotini. Il funerale si terrà domani alle 14.30 a Tresenda.