LUCA BALZAROTTI
Cronaca

Torre Santa Maria, una mamma rilancia l’unico alimentari: “Nel mio mini-market la spesa crea relazioni”

Doriana Tornadù, 37 anni: “Ho investito molto. Credo nel vicinato come servizio e per la sua dimensione sociale”

Doriana Tornadù 37 anni, insieme alla figlia ha aperto un alimentari il 3 marzo per dare un servizio al paese

Doriana Tornadù 37 anni, insieme alla figlia ha aperto un alimentari il 3 marzo per dare un servizio al paese

Torre santa Maria (Sondrio) – “Grazie”. Doriana Tornadù è una mamma di 37 anni. “Quando sento i nonnini pronunciare questa parola mi sento già ripagata”. Lavorava in un bresaolificio e al mercato di Sondrio per un’azienda agricola. Li ha lasciati per una sfida controcorrente: aprire un piccolo negozio mentre la maggior parte chiude. +“L’investimento è stato importante, ma non ci penso”, racconta la giovane residente di Torre Santa Maria, centro di settecento abitanti della Valmalenco, sulla strada che da Sondrio porta a Chiesa, una delle principali località turistiche della Valtellina. “Ci credo. Credo in questo negozio, in questo servizio che voglio dare alla mia comunità”. Ha iniziato il 3 marzo, giorno in cui ha aperto un piccolo mini-market che lei, affezionata alle tradizioni, chiama semplicemente “alimentari”. “A ottobre ho iniziato i lavori, ho dovuto sistemare tutto, dagli impianti all’allestimento: ci provo, non volevo lasciare Torre senza un presidio commerciale. A settembre aveva chiuso l’ultimo alimentari. Sono rimasti la macelleria, il negozio di frutta e verdura e un’edicola che ora ha chiuso. Ha lavorato fino al 1° marzo: in attesa che aprissi ha garantito il pane fresco al paese. Mi ha aspettato, è stata una staffetta”.

Nel suo negozio di sessanta metri quadrati “c’è un po’ di tutto”. Il banco, lungo cinque metri, espone salumi, formaggi e la gastronomia. C’è il pane fresco, che ogni mattina arriva alle 6,30, ci sono i surgelati e i prodotti di prima necessità. “I giornali? Voglio inserirli, almeno i quotidiani. Un passo alla volta”. I primi sono stati accompagnati da tanta gratitudine. “I clienti mi incoraggiano, è bello vederli contenti, si complimentano per l’iniziativa – racconta la trentasettenne, che ha fondato una piccola impresa personale, a gestione unica –. Dipendenti? Nessuno. Ho una figlia che sta studiando, è al quarto anno. Vediamo se vorrà restare: quest’estate mi ha promesso che ci sarà, la inserirò come collaboratrice”. L’estate sarà il pirmo test con i turisti.

 “È un servizio pensato anche per loro – spiega Tornadù –. Non è escluso che anticipi l’orario di apertura per favorire chi sale in valle per le escursioni in montagna”. In questo primo mese, il negozio è rimasto aperto tutte le mattine, dalle 7,30 alle 12,30, sabato e domenica compresi, e tre pomeriggi dall 15,30-16 alle 19,30. “Arrivano famiglie, soprattutto anziani, ma anche giovani: è bello vedere come la spesa si trasformi in un momento di relazione vera. La gente chiacchiera, si confronta, crea legami invece nei supermercato l’esperienza è solo finalizzata all’acquisto. Credo ancora nel commercio locale, come servizio e per la sua dimensione sociale”.