REDAZIONE SONDRIO

Troppi fungiatt morti, Prefettura in campo

Dopo tanti incidenti coinvolti i sindaci il mondo della scuola e gli ispettori micologici

Sono nove le persone morte sulle montagne valtellinesi mentre stavano cercando funghi.

Un dato preoccupante (nel 2019 erano stati 4 i fungiatt a perdere la vita) che riguarda un periodo di tempo limitato, compreso tra fine agosto e oggi, tanto da spingere il prefetto di Sondrio, Salvatore Pasquariello a incontrare, ieri, tutti gli attori legati alla ricerca di persone scomparse e avviare un’intensa attività di prevenzione: "I sindaci della provincia si sono impegnati a condividere su Albi pretori e bacheche dei propri Comuni, i vademecum di Coldiretti e del Cnsas. Indicazioni che vorrei venissero direttamente distribuite a tutte le famiglie. È necessario che chi affronta la montagna lo faccia con coscienza e consapevolezza. I soccorritori hanno riferito di persone con abbigliamento non adeguato che si aggiunge ad un’approssimativa conoscenza dei boschi o, al contrario, un’eccessiva confidenza. Questa primavera, abbiamo iniziato l’aggiornamento del piano provinciale di ricerca persone scomparse, sulla base di input arrivati dal governo, con la collaborazione del Soccorso alpino. La prossima settimana è fissato un debriefing sull’attività di ricerca di Hafsa, la giovane scomparsa nel fiume Adda. Verificheremo come sono state condotte le ricerche e lavoreremo, con le proposte di tutti i soggetti coinvolti, a migliorare il Piano".

Su iniziativa dell’Ufficio scolastico territoriale anche gli insegnanti saranno invitati a trattare in classe l’argomento, per sensibilizzare gli studenti, che faranno da tramite nei confronti delle loro famiglie.

"Il direttore generale di Ats della Montagna allerterà gli ispettorati micologici affinché, in quelle sedi, al controllo dei funghi, venga anche effettuato un momento di informazione-formazione con chi li ha raccolti" ha concluso.

Laura Taddei