REDAZIONE SONDRIO

Tutti in sella con Orobikeando

Il progetto turistico è dedicato alle due ruote. Unisce le province di Sondrio e Bergamo

Una rete ciclabile che unisce Bergamo a Sondrio. Realizzato dal Gal Valtellina e da quelli di Val Seriana e laghi Bergamaschi, dei Colli di Bergamo e della Valle Brembana, il progetto Orobikeando nasce con l’intento di creare una vera e propria rete ciclabile delle Alpi Orobie che attraversa le due province. La ciclovia è lo strumento attraverso il quale valorizzare i luoghi culturali e far assaporare la diversità enogastronomica dei territori attraversati.

La rete, che verrà realizzata secondo gli standard europei (European cyclists’ federation) sarà connessa con la ciclovia internazionale Euro Velo 15. L’obiettivo del tour di presentazione ufficiale, al via ieri e che terminerà giovedì, è quello di far conoscere i territori attraversati dalla ciclovia. Un tour in E-Bike in cui i partecipanti potranno vedere e toccare con mano la diversità ambientale, culturale ed enogastronomica dei territori attraversati e che si concluderà con la presentazione dello studio di fattibilità del progetto. Ieri i partecipanti sono arrivati a Premolo, sulla costa destra della Val Seriana, mentre oggi proseguiranno in direzione Val Brembana e raggiungeranno in serata il Passo San Marco, al confine con la Valtellina.

Il terzo giorno, entrati nella provincia di Sondrio, arriveranno fino a Tirano. Testimonianza del valore del progetto in questa direzione è la ricerca realizzata dal Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. "E’ un progetto molto interessante – dice Gigi Negri, direttore del consorzio turistico Media Valtellina – che punta alla valorizzazione della Valtellina e delle sue eccellenze attraverso il mondo bike. Ben vengano progetti del genere che permettono al turismo valtellinese di crescere ulteriormente. E ben vengano le collaborazioni con le località delle province limitrofe, ricordiamoci che i nostri passi e le nostre montagne non devono essere delle barriere, ma devono favorire scambi con gli altri territori per promuovere in tutto il mondo le bellezze e i prodotti tipici della provincia di Sondrio".

Fulvio D’Eri