
Alberto Porto e il velivolo appeso al paracadute
Cino (Sondrio), 2 marzo 2025 – Duecentonovantacinque nodi. Cioè più di 546 chilometri all'ora rispetto al suolo. Il giorno prima dell'incidente, Alberto Porto, il pilota di 58 anni che venerdì mattina è precipitato alle porte della Valtellina, è riuscito a mettere a segno il nuovo record mondiale di velocità in ultraleggero che già gli apparteneva, toccando una punta di 295 nodi, sebbene per il record si calcoli sulla base della velocità media su un percorso di 15 chilometri andata e ritorno.
L'altro giorno stava cercando di replicare l'intesa per omologare il nuovo record. Ci è di fatto riuscito, ma un probabile bird strike ha interrotto bruscamente il volo, facendo fallire il tentativo.

Il record del mondo
“Il giorno 28 febbraio 2025, il Risen Sv decollato dall'aeroporto di Alzate Brianza ai comandi dell'ingegner Alberto Franco, con a bordo una co-pilota, dirigeva sui cieli della Valtellina per un volo tecnico che mirava a replicare il volo record portato a termine con successo il giorno precedente, volo nel quale veniva certificato con i logger di bordo un nuovo record mondiale di velocità su percorso di 15 km andata e ritorno”, spiegano dalla Porto Aviation Group di Cremella, la società aeronautica fondata da Alberto.
Il volo mirava all'omologazione del giorno precedente, un sogno per Alberto, realizzato insieme a Saby, 43 anni, la sua compagna di vita, oltre che appunto co-pilota. Sono le regole fissate dalla Fai, la Federazione aeronautica internazionale, che prevedono appunto un volo di conferma.
L’incidente
Purtroppo il volo è stato bruscamente interrotto da un impatto ad alta velocità con un uccello. Lo scontro ha infranto sia il parabrezza del velivolo, sia il sogno di Alberto, ferito al volto. Pilota e co-pilota si sono immediatamente preparati ad un atterraggio di emergenza.
Hanno ridotto i giri del motore e la velocità, estratto il carrello ed abbassato i flap. Ad eccezione del danno al canopy, il parabrezza appunto, il Risen era in perfetta efficienza. Albertp e Saby si sono diretti verso la pista di Caiolo, la più vicina. Durante le fasi di avvicinamento Alberto, che non riusciva a vederci a causa delle ferite al viso, ha tuttavia concordato che sarebbe stato troppo rischioso atterrare alla cieca. I due piloti hanno così azionato il paracadute a razzo di emergenza, di cui è dotato il Risen.
L'impatto al suolo
La procedura ha funzionato come da manuale. Il paracadute si è gonfiato e il velivolo, come documentato dalle immagini registrate, ha planato dolcemente in verticale verso terra. È atterrato su alcuni alberi in una zona collinare. I rami degli alberi purtroppo non hanno retto il peso del velivo e dei due occupanti, si sono spezzati e l'aereo si è ribaltato.
Alberto e Saby sono comunque riusciti ad abbandonare da soli l'abitacolo, senza l'aiuto di nessuno, perché perfettamente addestrati. Una volta con i piedi di nuovo per terra, hanno atteso l'arrivo dei soccorritori. Saby ha riportato solo lievi escoriazioni. Per Alberto è stato necessario invece un intervento chirurgico al volto. L'operazione è riuscita. “Sono in fase di ripresa”, la rassicurazione ad amici e collaboratori.
Il Risen
“Il Risen SV ha confermato di essere un velivolo non solo con eccezionali caratteristiche strutturali e con elevatissime prestazioni, ma soprattutto dotati di sistemi di sicurezza con installazione allo stato dell'arte che hanno consentito di gestire con successo una situazione di emergenza importante e imprevedibile”, sottolineano dalla Porto Aviation Group, specificando che l'incidente non è collegabile in alcun modo al velivolo.
Sono più di una cinquantina i Risen prodotti e venduti che attualmente volano nei cieli di tutto il mondo. Gli ultimi modelli di Risen pesano appena 350 kg, hanno un'apertura alare di 8,20 metri e una lunghezza di 6,8 m. La velocità di crociera a lungo raggio è di 230 km/h e può percorrere quasi 3mila km con un pieno. Daniele De Salvo