REDAZIONE SONDRIO

Una licenza temporanea per chi pesca solo in ferie

La chiede l’Ups della provincia di Sondrio per andare incontro ai turisti. Costerebbe un terzo di quella classica e avrebbe 15 giorni di validità.

di Fulvio D’Eri

L’Unione Pesca Sportiva valtellinese chiede a Regione Lombardia di attribuire alla Provincia di Sondrio l’importo dei versamenti della tassa governativa regionale e il ripristino della licenza turistica a un prezzo agevolato. La richiesta, inviata nei giorni scorsi, punta ad apportare alcune modifiche alla legge regionale 31 del 2008, il Testo unico in materia di Agricoltura, Pesca e sviluppo rurale. In particolare, chiedono che, "allo scopo di semplificare le procedure amministrative che coinvolgono i pescatori dilettanti – si legge nella proposta dell’Ups – che risiedono nella Provincia di Sondrio, competente all’esercizio diretto delle funzioni in materia di pesca dilettantistica, la tassa di concessione regionale prevista dall’articolo 144 comma 4 della legge regionale" sia riscossa e introitata, per i pescatori residenti nella medesima Provincia, direttamente dall’ente provinciale.

"Attualmente la tassa di concessione regionale che ogni pescatore è tenuto a versare, 23 euro all’anno – prosegue l’Ups di Sondrio – non è una “tassa di scopo“, ma va a confluire nella contabilità generale e non ha quindi alcun vincolo di utilizzo per attività legate alla pesca. Regione Lombardia riconosce alle associazioni qualificate un contributo destinato alle spese legate alla gestione, contributo che lo scorso anno ammontava complessivamente a 250mila euro. Da questo contributo sono però escluse proprio Ups e la Provincia di Sondrio, dal momento che sul territorio provinciale la gestione della pesca non è in capo a Regione ma alla Provincia stessa. Il pescatore valtellinese, a differenza degli altri pescatori lombardi, versa una tassa di concessione senza avere in cambio alcun contributo a sostegno dell’associazione che sul territorio svolge funzioni in materia di pesca per conto della Provincia. Abbiamo quindi chiesto che l’equivalente delle somme versate dai pescatori valtellinesi alla Regione venga trasferito annualmente all’Ups".

Inoltre l’Unione dei pescatori si è mossa per ripristinare la cosiddetta licenza turistica chiedendo di inserire, sempre nell’144, la possibilità di proporre una licenza di tipo B, di durata pari a quindici giorni consecutivi per la pesca dilettantistica ricreativa con un costo pari a un terzo della tassa di concessione regionale annuale. "La richiesta è motivata dall’esigenza di offrire ai turisti in visita nella nostra Regione la possibilità di accedere a una modalità facilitata per l’ottenimento di una licenza di pesca temporanea. A godere di tale servizio sarebbero innanzitutto due nicchie rilevanti del turismo outdoor, i pescatori esteri e quelli che si avvicinano alla pesca dilettantistica nel solo periodo vacanziero".