PAOLA PIOPPI
Cronaca

Uomini di Scienze. Il fermento culturale nella Como del ’700

La mostra dedicata alle amicizie più importanti di Alessandro Volta. Giulio Cesare Gattoni e Giambattista Giovio, protagonisti dimenticati.

Uomini di Scienze. Il fermento culturale nella Como del ’700

Dai primi studi sull’elettricità fino alla scienza di personaggi come Alessandro Volta, il Settecento è stato il secolo del fermento scientifico e culturale. Tra i protagonisti comaschi di quest’epoca, figurano Giulio Cesare Gattoni e Giambattista Giovio, ai quali i Musei civici di Como e il Tempio Voltiano dedicano la mostra “Uomini di Scienze“: inaugurata ieri, potrà essere visitata fino al 5 maggio. Un evento che prosegue il percorso già avviato con l’esposizione Donne di Scienza e che, partendo dalla figura di Volta, arriva a dare risalto a due delle sue più importanti amicizie, Gattoni e Giovio, per arrivare a raccontare un ambiente di vivaci scambi culturali, capaci di aprirsi a una dimensione europea.

Canonico della Cattedrale, gesuita, filosofo, naturalista e collezionista di strumenti, Giulio Cesare Gattoni (1741-1809) è stato un poliedrico esponente della vita scientifica comasca, diversissimo da Giambattista Giovio (1748-1814), funzionario austriaco, fervente sostenitore del patriziato cittadino, lettore e sperimentatore letterario. La mostra vuole dunque avvicinare gli studenti e il pubblico più ampio al racconto di due illustri personaggi e alla riscoperta di un tratto di storia importante della città, che restituiscono un’immagine viva del Settecento comasco. Lo fa mostrando beni culturali conservati dai Musei Civici e dalla Biblioteca Comunale, a cui si aggiunge il prestito di strumenti scientifici dalle collezioni del Liceo Volta.

Il Tempio Voltiano offre inoltre un’occasione per definire la rete di relazioni che si sono costruite in quegli anni intorno alla persona e al lavoro di Alessandro Volta, evidenziandone il ruolo centrale nell’orizzonte culturale, oltre che scientifico, del Settecento comasco. Il percorso espositivo bilingue e gli oggetti selezionati hanno l’obiettivo di incuriosire e accrescere l’interesse verso il patrimonio culturale e le storie del territorio comasco, nonché di presentare i Musei Civici come luoghi di storie e di racconti di personaggi alimentando quel legame tra cittadini e comunità.