SARA BALDINI
Cronaca

Val Masino, incubo frana sul borgo di Cataeggio: notte fuori casa per 300 persone. Chiudono strade e scuole

Dissesto dello Scaiun, spostamento di 12 millimetri: superati i livelli d’allerta Trecento abitanti costretti a lasciare le case. Scatta il trasferimento dei turisti

I Vigili del Fuoco presidiano la zona della frana a Cataeggio, frazione di circa 500 residenti del Comune di Val Masino

I Vigili del Fuoco presidiano la zona della frana a Cataeggio, frazione di circa 500 residenti del Comune di Val Masino

Valmasino (Sondrio), 23 marzo 2025 –  Un paese sottosopra: 300 persone, su un totale di 500 residenti, fatte evacuare all’ora di pranzo. La notte trascorsa tra la Casa delle Guide della Val Masino, alcune strutture alberghiere della zona e le abitazioni di parenti e amici che hanno dato loro ospitalità. Le previsioni, che danno pioggia anche per quest’oggi, restano però tutt’altro che incoraggianti. Le apparecchiature della Sala Operativa di Regione Lombardia, che da anni monitorano la zona dello Scaiun, un enorme fronte franoso che incombe sull’abitato di Cataeggio, in Val Masino, a due passi dalla frequentatissima riserva naturale della Val di Mello, ieri hanno rilevato movimenti ben superiori a quelli dei 3 millimetri per i quali scatta l’allerta. Di fronte al superamento della soglia di Elevata Criticità (Livello 3), con una velocità accertata di 8 millimetri, è scattata dunque la macchina dell’emergenza, con l’attivazione da parte del sindaco di Val Masino del Centro operativo comunale e del Centro di coordinamento dei soccorsi in Prefettura, dove il prefetto di Sondrio, Anna Pavone, ha convocato una riunione tecnica per valutare l’evolversi della situazione, mentre sul posto sono confluite squadre dei vigili del fuoco, carabinieri, decine di volontari di Protezione Civile e ambulanze da tutta la Valtellina. Le nubi basse fino a metà pomeriggio hanno impedito di effettuare un sorvolo della zona dello Scaiun, andato a buon fine soltanto verso sera grazie ai due droni della squadra provinciale della Protezione civile: si sono visti alcuni alberi travolti da qualche decina di metri cubi di materiale roccioso.

“La pioggia e l’innalzamento della temperatura dei giorni scorsi possono aver causato questi movimenti, che non è escluso siano di assestamento – osserva Luciano Speziale, presidente del Comitato provinciale di coordinamento dei volontari di Protezione Civile –. In questi casi tuttavia scatta subito il piano di evacuazione delle zone considerate a rischio in caso di distacchi franosi”. La Provinciale 9 è stata chiusa al transito nella porzione che potrebbe essere interessata da un’eventuale frana. Per consentire il deflusso dei turisti presenti in zona – l’area a monte di Cataeggio è una delle mete più ambite dagli scalatori di tutta Europa – è stata attivata una viabilità alternativa in grado di scongiurare l’isolamento della frazione di San Martino. Lo Scaiun resta osservato speciale, e soltanto con un miglioramento delle condizioni atmosferiche sarà possibile capire la reale entità del pericolo per gli abitanti sfollati della zona rossa.