La strada dei rifugi riapre, pronta ad accogliere la marea di turisti che sale in quota per ammirare le bellezze dell’Alta Valmalenco. Lo ha annunciato il sindaco Cristian Nana, che si è adoperato, con enti e istituzioni, per trovare innanzitutto i fondi necessari e, poi, per accelerare le pratiche ed eseguire il più presto possibile i lavori necessari a mettere in sicurezza il versante e consentire così ai turisti e ai residenti di ritornare a percorrere la strada, chiusa tra Tornadri e Franscia, e ai proprietari dei rifugi di iniziare al meglio la stagione estiva. All’inizio di febbraio, infatti, una frana ha comportato il crollo di diversi massi dai versanti che sovrastano la galleria artificiale e costretto il primo cittadino di Lanzada a imporre la chiusura al traffico della strada comunale tra le località di Tornadri (Presa) e Franscia.
"La sicurezza delle persone viene prima di tutto – aveva detto Cristian Nana – e quindi a malincuore abbiamo dovuto chiudere la strada dei rifugi. È una via assai frequentata dai turisti per le escursioni in quota dove ci sono anche 5 rifugi".
A febbraio, proprio nel periodo in cui si è verificata la frana, sulla strada stavano terminando i lavori per allestire le barriere paramassi, parzialmente distrutte. Proprio per l’importanza della strada, il sindaco Nana si è subito messo al lavoro per riuscire a farla riaprire e a mettere in sicurezza la zona.
"In quel tratto è stata installata una barriera paramassi a monte, rispetto a dove si sono staccati i massi, a metà costa e in prossimità della strada. Per ora il traffico sarà a senso unico alternato, ma chiunque può transitare. Il versante è stato messo in sicurezza e quindi siamo felici di poter riaprire la strada dei rifugi, così da permettere ai turisti di ammirare le bellezze dell’Alta Valmalenco e ai gestori dei rifugi di ritornare a lavorare con tranquillità".
Il progetto futuro, spiega il sindaco, "è di prolungare la galleria artificiale di un centinaio di metri. Abbiamo già fatto fare degli studi, il costo dell’opera è stimato intorno ai 2,2 milioni e per questo abbiamo già avuto dei colloqui con la Regione, per vedere di trovare le risorse necessarie per un intervento necessario a garantire ancora maggiore sicurezza".