SARA BALDINI
Cronaca

Valmasino, Cataeggio convive con la frana: “Se lo Scaiun si sveglia dobbiamo fare la valigia”

Gli abitanti sono rientrati nelle loro abitazioni dopo l’allarme scattato sabato per un movimento improvviso della roccia che incombe sull’abitato

La Protezione civile a Cataeggio In Valmasino

La Protezione civile a Cataeggio In Valmasino

Valmasino, 25 marzo 2025 – Un sospiro di sollievo per tutti e un inizio di settimana ordinario, dopo un weekend ad alta tensione. “Diciamo che ci siamo abituati a vivere con la valigia in mano», sorride un’anziana che a metà pomeriggio di domenica ha potuto far ritorno nella propria abitazione, dopo essere stata invitata a lasciarla, sabato, perché lo Scaiun sopra la sua testa aveva deciso di muoversi un po’ troppo velocemente: 8 millimetri in 24 ore, 5 in più dei 3 per i quali scatta l’allerta.

Con lei, altri 155 abitanti dei 327 di Cataeggio, quelli residenti nella cosiddetta “zona rossa“, quella che in caso di distacchi rischia maggiormente, quella che – tra l’altro – comprende pure municipio, chiesa e scuole della prima frazione del Comune che comprende pure Filorera e San Martino.

Frana in Val Masino
Frana in Val Masino

"Purtroppo ogni tanto lo Scaiun si sveglia e di fronte al superamento della soglia di Elevata Criticità, il Livello 3, non si può fare altro – osserva il sindaco Pietro Taeggi, pure lui tra gli abitanti fatti evacuare sabato all’ora di pranzo -. Va detto che i nostri volontari di Protezione Civile e i Vigili del Fuoco hanno svolto un lavoro egregio, così come Centro di coordinamento dei soccorsi in Prefettura”.

Ma come si fa a vivere con una minaccia simile che incombe? Uno dei “rientrati“ dà una risposta che vale un po’ per tutti i compaesani che hanno scelto di non cambiare zona. "È una vecchia storia, si prende paura, poi si torna alla normalità e non ci si pensa più fino a quando non riaccade», dice.

La Protezione civile nelle frazioni più a rischio del paese
La Protezione civile nelle frazioni più a rischio del paese

“Speriamo non si verifichino altre sorprese”, ha osservato lo stesso prefetto Anna Pavone, per altro fiduciosa, di fronte a un Livello passato da 3 a 2 e ora stabilmente assestato a 1, “che significa livello di attenzione, e non di emergenza, anche se il versante è e continuerà ad essere monitorato 24 ore su 24”, assicura. In anni recenti in zona si sono succeduti diversi crolli di blocchi che hanno anche raggiunto Cataeggio, L’ultimo importante, con la caduta di 7.900 metri cubi di materiale, il 4 febbraio 2019: allora furono evacuate 16 famiglie, 36 abitanti in tutto.