FULVIO D’ERI
Cronaca

Valtellina, la pecora ciuta salva dall’estinzione: un patrimonio di carne, latte e lana

Un progetto finanziato da Regione Lombardia rilancia l’allevamento di questi ovini anche in chiave economica

La pecora ciuta

Dazio (Sondrio) – La pecora ciuta è ormai una realtà ed è pronta a ritagliarsi, in un prossimo futuro, uno spazio ancora più importante. Successo pieno per la giornata di presentazione del progetto Val3Ciuta, finanziato da Regione Lombardia e che mira alla valorizzazione della triplice attitudine nella pecora ciuta, razza in via d’estinzione, attraverso la caratterizzazione delle sue produzioni.

Nella giornata di martedì, negli agriturismi La Pedruscia di Dazio e La Pecora Nera di Morbegno (partner del progetto), si è tenuto questo simposio, aperto da Marco Paganoni di Patrimont Valtellina-Valchiavenna e prima persona a credere 10 anni fa nelle potenzialità di questa razza, che, tra gli altri, ha visto la presenza di molti esponenti dell’Università degli Studi di Milano che è partner del progetto coi dipartimenti di Medicina veterinaria e scienze animali e di Scienze agrarie e ambientali. "Il progetto Val3Ciuta vuole valutare le prestazioni produttive attraverso la caratterizzazione della qualità dei prodotti: carne, latte e lana – dice Marco Paganoni, capofila del progetto -. Seguirà un’indagine economica che valuterà la redditività delle produzioni considerate e analizzerà le possibilità di mercato. Per quel che riguarda la carne, i presenti hanno potuto degustare alcuni piatti e rendersi conto della sua bontà. Sul latte stiamo facendo delle prove, a breve arriveranno i risultati ma le prove di mungitura sono positive. Si potrebbero poi produrre dei formaggi di qualità. La giornata è stata molto positiva anche perché alcune aziende hanno presentato i loro prodotti confezionati con la lana di pecora ciuta che dimostra di essere ottima per una serie di capi. La Manta di Tresivio ha presentato borse e zainetto, l’Original Pedù le scarpe e la Marzotto, con la Tessuti di Sondrio, il cappotto e altri capi mentre Lorenza Vitalini, una sarta artigiana di Bormio, ha presentato cappotti e golfini fatti a mano. Ci sono state delle mini sfilate, coi capi in pecora ciuta. Tutti prodotti fatti totalmente o in parte con lana di pecora ciuta".

I numeri dicono di una crescita esponenziale della pecora ciuta, razza che era in via d’estinzione ma che grazie alla caparbietà di Marco Paganoni in primis ma anche degli altri allevatori di Valtellina e Alto Lario sta vivendo una nuova vita. "Si, siamo passati da 75 capi 10 anni fa agli attuali 650. Sono ottimi numeri che ci fanno ben sperare per un futuro roseo per la pecora ciuta, anche se vogliamo rimanere coi piedi ben piantati per terra. L’interesse attorno a questa razza sta crescendo, ora dobbiamo completare l’opera".