MICHELE PUSTERLA
Cronaca

Veronica e Rosy morte per salvare la cagnolina: "Ultimo gesto d’amore di due mamme e amiche inseparabili”

Veronica è scivolata, Rosy ha provato ad aiutarla. "Nessuna imprudenza: adoravano gli animali". La commozione degli amici: "Donne gioiose e appassionate, porteremo avanti i vostri sogni"

Veronica e Rosy morte per salvare la cagnolina: "Ultimo gesto d’amore di due mamme e amiche inseparabili”

Due amiche inseparabili, amanti delle camminate e degli animali, spesso insieme per gite, passeggiate, vacanze al mare. L’ultimo video postato sui social, quello della vacanza a Dolceacqua, pittoresco borgo ligure in provincia di Imperia, solo pochi giorni fa. E insieme, nel tentativo disperato di salvare l’adorata Brunilde, una cagnolina di razza Breton, Veronica Malini e Rosa Corallo hanno perso la vita mercoledì mattina, inghiottite dal torrente nato ai piedi del ghiacciaio Fellaria in Valmalenco, territorio comunale di Lanzada, a oltre 2.550 metri d’altitudine.

La prima, padrona del cane, ha seguito Brunilde che era scesa nel torrente per bere: l’ha vista in difficoltà, ha provato a raggiungerla, ma è scivolata per il peso dello zaino. Rosa ha provato ad aiutarla, si è calata in acqua, ma è stata inghiottita a sua volta. Con loro c’era anche una guida.

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Chi era Veronica Malini

Veronica Malini , 54 anni, viveva a Cernusco Lombardone e lavorava a Lecco come educatrice-pedagogista: era titolare dell’asilo nido bilingue Mamimondo. Lascia il marito Francesco Calderara e tre figli grandi. "Di solito i nostri messaggi sono colorati – si legge sulla pagina social dell’asilo, in un post firmato dai collaboratori della 54enne –. Oggi quello che abbiamo da dirvi, purtroppo, è in nero. Abbiamo avuto speranza fino all’ultimo che potesse essere ritrovata viva la nostra amatissima Veronica Malini. Il 23 agosto è andata a fare una gita in montagna, purtroppo la sua cagnolina è caduta nel torrente e Veronica cercando di salvarla è scivolata e non è più riemersa. Questa mattina ci è pervenuta la tragica notizia del ritrovamento del corpo. Stiamo vicino in questo momento doloroso e luttuoso al marito Francesco e ai loro tre figli Diego, Vittoria e Beatrice. Siamo distrutti e sconvolti dalla tristissima comunicazione. Vero, ovunque tu sia in questo momento, ti promettiamo che porteremo avanti il tuo sogno di trasmettere gioia e felicità insegnando l’inglese alle famiglie di Lecco e dintorni. Sei sempre stata una persona serena e solare, ci hai davvero ispirato a dare il meglio di noi stessi e per questo ti ameremo per sempre".

Tra i numerosi post di cordoglio sui social network anche quello del centro cinofilo Psycho Dog 2.0, che si stringe alla famiglia per la perdita dell’adorata Veronica: "In passato è stata una nostra tesserata e frequentatrice del centro cinofilo con Hugo, uno dei suoi amatissimi cani di razza Breton – scrivono sulla pagina Facebook –. Super appassionata di cani e montagna, le stesse passioni che, purtroppo, l’hanno portata a perdere la vita in un tragico incidente. Non ci sono parole da poter esprimere se non un enorme dispiacere".

Chi era Rosa Corallo

Rosa Corallo, 60 anni, Rosy per gli amici, viveva a Pescate da quasi 25 anni. Di professione parrucchiera, lascia il figlio Fabio, già laureato. La sua vita è stata costellata da tragedie. "Era arrivata a Pescate 24 anni fa – ricorda il sindaco Dante De Capitani, praticamente un vicino di casa della 60enne che abitava in località Torrette –. Una donna bella, sportiva, escursionista esperta e molto preparata fisicamente, per cui non è stata imprudenza la sua, ma un gesto istintivo che chi ama gli animali può capire. Se fosse successo al mio cane, probabilmente, avrei fatto la stessa cosa perché in quei momenti vince l’istinto. È morta per un gesto d’amore e la ricorderemo con affetto e commozione. Siamo vicini al figlio Fabio".

Rosa era vedova del marito e poi perse anche il nuovo compagno, deceduto a sua volta. La vita l’aveva messa più volte a dura prova e lei, donna dalla fibra forte, aveva sempre saputo reagire rialzandosi. "Aveva sofferto tanto, ma nonostante tutto sembrava aver ritrovato una sua serenità – commenta il parroco di Pescate, don Matteo Gignoli –. Una persona buona, sempre sorridente con tutti. Ora attendiamo di capire quando potremo darle l’ultimo saluto".