FULVIO D’ERI
Cronaca

Verso le Olimpiadi 2026. Bormio sale in cattedra. Seminario al Politecnico

Il vicesindaco Samanta Antonioli a Milano per il tavolo sulla legacy "L’evento è un acceleratore di progetti che il territorio aveva in programma".

Verso le Olimpiadi 2026. Bormio sale in cattedra. Seminario al Politecnico

Al seminario milanese ha partecipato in qualità di relatrice il vicesindaco di Bormio Samanta Antonioli

Bormio protagonista al Politecnico di Milano nella giornata dedicata alle Olimpiadi invernali 2026. Tema il dialogo tra la città e le macro regioni alpine. I Giochi, ormai quasi alle porte, coinvolgono diversi siti all’interno di un complesso sistema macro regionale: si parte dal nucleo cittadino di Milano per estendersi nelle aree montante della Lombardia, del Veneto e del Trentino Alto Adige.

Al seminario milanese ha partecipato, in qualità di relatrice, il vicesindaco di Bormio Samanta Antonioli. "Bormio e la Valtellina saranno parte della regione macro-alpina ed avranno un ruolo centrale nei prossimi Giochi olimpici – ha ricordato Antonioli -. Bormio ha ospitato 30 edizioni della gara di Coppa del Mondo di sci alpino maschile e 2 Mondiali di sci alpino. Gli obiettivi del 2025 sono molto connessi con gli obiettivi della località: l’evento sarà un acceleratore del comparto turistico in termini di visibilità ed attrazione internazionale, ci sarà un’importante eredità in tema di servizi ed infrastrutture, oltre che di capitale umano e governance con la nascita del nuovo comitato organizzatore locale Fondazione Bormio. Decisamente un’opportunità. L’Olimpiade non è solo investimenti ed infrastrutture ma è fatta di persone e di crescita delle competenze". L’evento per volere del Cio dovrà essere sostenibile. E quindi si è parlato del riuso delle strutture esistenti e di nuovi progetti. "È stata prestata attenzione a ridurre investimenti in nuove infrastrutture e a promuovere l’uso di venue già esistenti. Bormio ne è la dimostrazione: la pista Stelvio è una location già esistente e da molti anni è teatro di competizioni internazionali. La maggior parte degli investimenti sono in effetti interventi migliorativi su strutture già presenti. Il grande evento è un booster, un acceleratore per progetti che il territorio e l’amministrazione avevano già in programma".