FULVIO D’ERI
Cronaca

Viabilità valtellinese da rivedere: “Ponte del Passo, serve il raddoppio”. Tutte le criticità

Dubino, gli Artigiani: urgenti anche alternative alla statale 36

In prima fila il numero uno degli Artigiani, Gionni Gritti con il segretario Alberto Pasina

In prima fila il numero uno degli Artigiani Gionni Gritti con il segretario Alberto Pasina

Dubino, 15 dicembre 2024 –  Il Ponte del Passo andrebbe raddoppiato e bisogna trovare una soluzione per un’alternativa alla galleria del Monte Piazzo.

Criticità della viabilità valtellinese e lariana al centro dell’incontro, promosso dagli imprenditori della Bassa Valle e dell’Alto Lario col supporto organizzativo di Confartigianato Imprese Sondrio e Confindustria Lecco, tenutosi a Dubino. E occhi puntati principalmente su due snodi cruciali per la viabilità. Tanti i presenti in un incontro-confronto con le istituzioni per capire quali saranno le prospettive per la viabilità da e verso la Valle perché le statali 36 e 340 rappresentano percorsi cruciali per il flusso di merci e persone tra le province di Como, Lecco e Sondrio. Il grave incidente, con un camion che si è schiantato sul collegamento a fine novembre, ha riproposto il problema del Ponte del Passo. Il manufatto è ancora chiuso ai mezzi pesanti, in attesa delle ultime verifiche e del via libera delle autorità competenti. “Si è analizzata questa problematica – dice Gionni Gritti, presidente di Confartigianato Sondrio – e si è ritornati a parlare della esigenza che il Ponte del Passo venga raddoppiato, un po’ come è successo anni fa ad Ardenno con un ponte analogo a quello di Sorico.

L’ipotesi è realistica, certo bisognerà trovare i soldi. L’assessore regionale Sertori ha chiesto espressamente all’Anas di accelerare la procedura per far sì che la viabilità ai mezzi pesanti venga ripristinata prima di Natale”. Si è poi parlato della 36 a Colico. “Il geologo presente ha ribadito la problematica relativa alla galleria del Monte Piazzo. I movimenti sono monitorati costantemente. I tecnici dell’Anas hanno ribadito che gli interventi in essere non risolveranno il problema perché questo deriva dal fatto di avere costruito una galleria sotto una montagna già in “movimento”. I lavori garantiscono una certa sicurezza per i prossimi 15 anni, un arco temporale piuttosto breve e quindi a Piona e a Dervio andranno fatti i lavori per far sì che ci possa essere un bypass, in caso di emergenza”.