FULVIO D’ERI
Cronaca

Sondrio, la nuova viabilità che divide: “Sfregio al santuario della Sassella”

Il Pd attacca ancora il progetto olimpico alle porte del capoluogo valtellinese, forte del no della Soprintendenza (parere non vincolante). Ma la Giunta comunale va avanti

Code sulla strada che porta al santuario della Sassella

Code sulla strada che porta al santuario della Sassella

Sondrio – Il Pd sondriese non molla sulla viabilità: vuole una soluzione alla Sassella che non “usurpi l’ambiente“.

“Come gruppo consigliare del Pd, continueremo questa battaglia con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, per garantire la realizzazione di un’infrastruttura necessaria, che si integri al meglio nel meraviglioso paesaggio della Sassella, patrimonio di tutti e che tutti hanno l’obbligo di tutelare e preservare”. La risposta del sindaco di Sondrio Marco Scaramellini a una mozione presentata pochi giorni fa non ha convinto il gruppo di minoranza del Pd. Il primo cittadino di Sondrio, in pratica, ha detto no alla richiesta di una revisione del progetto legato alle Olimpiadi di realizzazione della rotonda della Sassella dopo il parere negativo della Sovraintendenza (non vincolante), spiegando le motivazioni per filo e per segno e dicendo che la rotonda “s’ha da fare” perché serve per evitare gli ordinari disagi alla viabilità.

“Siamo profondamente delusi, il sindaco e l’amministrazione di destra che lo sostiene hanno perso l’ennesima occasione per riparare a un danno che lascerà un segno indelebile al nostro territorio e alla nostra città. Egli esordisce dicendo che il progetto è stato ampiamente discusso in questi ultimi anni; è vero, ma solo perché il gruppo del Pd e l’intera minoranza in questi ultimi 4 anni sono più volte intervenuti a chiedere la modifica di un progetto che anche la Soprintendenza ha continuato a bocciare. Il gruppo Pd e l’intera minoranza hanno anche portato delle proposte progettuali alternative, ma sono state regolarmente respinte, anche se riuscivano a garantire la fluidificazione del traffico e nello stesso tempo a preservare il contesto paesaggistico del santuario della Sassella. E anche in quest’ultima occasione, solo il gruppo Pd e l’intera minoranza hanno portato alla luce il giudizio della Soprintendenza, taciuto e tenuto in “naftalina” da tutte le istituzioni interessate, Comune di Sondrio compreso. Scaramellini ritiene che quest’opera, così come progettata, lascerà un’eredità positiva per il territorio; per noi sarà l’esatto contrario, perché invece abbiamo il timore che produrrà uno sfregio che rimarrà anche per le generazioni future”.