Tirano (Sondrio) - Scienziati di mezza Europa chiedono una gestione intelligente dei boschi. Il patrimonio boschivo, infatti, gioca un ruolo fondamentale per l’ambiente perché i boschi immagazzinano carbonio e sono in grado di mitigare i cambiamenti climatici, aumentando al contempo la biodiversità. Ma il cambiamento delle condizioni climatiche mette a rischio i boschi. Ben 550 scienziati hanno così spedito una lettera aperta ai vertici europei Ursula Von der Leyen, Charles Michel e Roberta Metsola, nella quale viene indicato un ampio sostegno scientifico al settore forestale e della bioenergia. «La lettera – come sottolinea Bioenergy Europe, la voce delle società di bioenergia europee – sottolinea come sia possibile evitare le emissioni di CO2 da combustibili fossili esclusivamente attraverso una corretta gestione dei boschi e dell’utilizzo a cascata del legname. La gestione dei boschi si concentra sul mantenimento della salute dei boschi stessi e sulla produzione del legno, ma un inevitabile sottoprodotto della raccolta, della lavorazione e della produzione, è la generazione di materiale di bassa qualità che ha un uso limitato o nullo oltre a quello energetico…".
Ed è sulla stessa lunghezza d’onda anche il tiranese Walter Righini, presidente della Fiper (Federazione di Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili) nonché ad di Tcvvv e cioè la società che gestisce il teleriscaldamento a biomassa vergine di Tirano, di Grosotto e di altre località valtellinesi. "Le foreste sono accumuli naturali di energia rinnovabile a kilometro zero: dobbiamo ricominciare a gestirle e coltivarle correttamente e in modo sostenibile come nel passato, senza rischi di deforestazione – dice Walter Righini –, ciò permetterebbe di prevenire gravi calamità, quali frane, dissesti, incendi, causate dall’incuria, con risparmi notevoli sulle opere di ripristino e ricostruzione. Otterremmo un triplo beneficio: una gestione sostenibile del territorio e dell’ambiente, il risparmio sulle bollette energetiche e la creazione di nuovi posti di lavoro in particolare nelle aree montane e nelle zone marginali che sono le più fragili in una nazione come l’Italia. Per questo Fiper si fa promotrice di questa campagna e si impegna per la diffusione della corretta informazione sulla produzione e sull’uso a cascata del legno e sulla filiera bosco-legno-energia. Tutti temi che la nostra associazione sta concretamente portando avanti anche all’interno del Progetto europeo BeCOOP insieme ai partner europei che si riuniranno il prossimo 8 novembre proprio a Tirano".