Sondrio – Nel 2022, la produzione complessiva di Bresaola della Valtellina Igp riferita alle 16 aziende certificate si è attestata a 12.300 tonnellate, un milione di chilogrammi in meno rispetto all'anno precedente.
Il calo, pari all'8,2%, è dovuto all'aumento dei costi di produzione e all'inflazione che - spiega in una nota il neopresidente del Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina, Mario Francesco Moro - "ha spinto molti consumatori verso prodotti di fascia di prezzo più bassa''.
In totale, sono state avviate alla produzione poco meno di 35mila tonnellate di materia prima (-7,8%). Il comparto però tiene in termini di valore al consumo: 492 milioni di euro, con un +0,6% sul 2021 e un impatto sulla provincia di Sondrio di 246 milioni di euro, in crescita del 2%. Risultati che hanno permesso una tenuta anche sul fronte dell'occupazione, con 1.400 posti di lavoro.
La grande distribuzione organizzata si conferma il principale canale di vendita, a cui è destinato l'80% della produzione totale. L'export rappresenta il 5% della produzione (in linea con il 2021), con un valore di 13,5 milioni di euro (-5,16%). Sono state esportate 615 tonnellate di Bresaola della Valtellina Igp (-9,47% sul 2021).