
Nubi sull’export dei vini di Valtellina
Sondrio – Non bastavano le normali preoccupazioni legate al clima, le precipitazioni o i parassiti e le malattie della vite che rischiano di compromettere una stagione, adesso ad agitare i sonni dei produttori di vino della Valtellina ci sono anche di dazi promessi da Donald Trump, fino al 200% del prezzo della bottiglia se l’Europa non deciderà di fare un passo indietro ed eliminare l’accisa del 50% sul whisky. La guerra dei prezzi rischia d’incidere sul 10% dell’export, una quota significativa ma sostenibile e comunque molto meno rispetto al prezzo che rischiano di pagare altri territori del vino che hanno negli Usa il primo mercato di riferimento.
È il caso dei vini bianchi Dop del Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia che esportano negli Usa il 48% della loro produzione, oppure i vini rossi toscani Dop (40%), i vini rossi piemontesi Dop (31%,) o il Prosecco Dop (27%, per un valore di 491 milioni di euro). “Un’escalation tariffaria che avrebbe effetti dirompenti su entrambi i lati dell’Atlantico - il commento preoccupato di Federvini - Con danni ingenti e probabilmente irreparabili, coinvolgendo filiere produttive, decine di migliaia d’imprese e centinaia di migliaia di lavoratori, sia negli Stati Uniti sia in Europa”.
In totale l’export italiano di vino verso gli Usa vale quasi 2 miliardi di euro, quasi un terzo del valore della produzione nazionale che nel 2023 è stato di 7,8 miliardi di euro. In Lombardia sono oltre 20mila gli ettari coltivati a vigneto, per una produzione che per l’89% è destinata a bottiglie di qualità. In totale sono circa 3mila le imprese vitivinicole attive. A livello di superficie le province più “vinicole” oltre a Sondrio sono Pavia e Brescia. “Le bottiglie lombarde – precisa la Coldiretti regionale – hanno fatto registrare nel 2023 un nuovo record storico, con un valore dell’export di oltre 327 milioni di euro, in aumento del 3,1% in un anno”. La Lombardia è all’ottavo posto in assoluto in Italia per valore economico generato dal vino e il comparto coinvolge 3.649 operatori. I Nebbioli prodotti in Valtellina rientrano nella top10 delle bottiglie che in Italia sono cresciute maggiormente nei consumi. Anche per questo la Valtellina è stata incoronata “Miglior area vitivinicola” d’Italia per le Guide de L’Espresso 2025, non solo per il suo vino ma anche per il territorio e i terrazzamenti, come attrattori principali di un turismo di qualità.