FULVIO D’ERI
Economia

Valtellina, occ upazione in aumento: i profili più richiesti dalle aziende

Sondrio, sono 1.400 le posizioni lavorative offerte dalle imprese della provincia nel mese di gennaio. Ma molte figure sono difficili da reperire

Un saldatore al lavoro in un'azienda della provincia

Un saldatore al lavoro in un'azienda della provincia

Sondrio, 24 gennaio 2025 – Aumentano le opportunità di lavoro sul territorio valtellinese e valchiavennasco ma in alcuni settori si fa fatica a reperire personale adeguato e qualificato.

Sono infatti 1.400 le posizioni lavorative offerte dalle imprese della provincia di Sondrio nel mese di gennaio, 70 in più rispetto allo stesso mese del 2024 (+5,3%) e 3.630 nel trimestre gennaio-marzo 2025, 30 in più rispetto all’intero trimestre dell’anno precedente (+0,8%).

A delineare questo scenario è il bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, iniziativa a cui partecipa la Camera di commercio di Sondrio. Il settore dei servizi ha in programma 900 assunzioni a gennaio (+9,8%) e 2.190 nel trimestre (+2,3%), con il comparto turistico, comprensivo dei servizi di alloggio e ristorazione, che stima 360 entrate nel mese, seguito da commercio (210), servizi alle imprese (160) e servizi alle persone (160).

Industria

A gennaio l’industria programma complessivamente 510 entrate e 1.440 nel trimestre (-0,7%), di cui, a gennaio 390 per l’industria manifatturiera e 120 nelle costruzioni (rispettivamente 950 e 490 nell’intero trimestre), superando le entrate previste per il mese e per il trimestre dal settore turistico, che normalmente costituisce il principale traino della crescita occupazionale, che stima 360 ingressi a gennaio e 850 nel trimestre.

Stabile e sempre elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, con le imprese della provincia che dichiarano difficoltà di reperimento per circa 735 assunzioni (52,5% del totale), confermando come causa prevalente la mancanza di candidati (nel 37,6% dei casi), mentre la “preparazione inadeguata” si attesta all’11,3%.

Introvabili

Risultano difficili da reperire attrezzisti, operai e artigiani del legno (81%), meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori di macchine fisse e mobili (79,1%), addetti alle rifiniture costruzioni (78,6%) e autisti (74,1%). Fatto positivo aumentano i contratti stabili.