Tirano (Sondrio) - Il prefetto di Sondrio, Salvatore Pasquariello, non ha fatto attendere la risposta. Dopo l’incontro con la presidente provinciale della Croce Rossa Italiana, Giuliana Gualteroni, che gli chiedeva un intervento per affrontare il problema legato alla necessità di garantire una maggiore sicurezza agli operatori sanitari, il massimo rappresentante del Governo in Valtellina ha fissato un primo appuntamento con i vertici delle forze dell’ordine già per domani, giovedì. Insomma, non si vuole perdere tempo. Alla luce anche del grave episodio avvenuto, attorno all’1.30 della notte fra sabato e domenica scorsi, nel passato fine settimana, nel centrale Viale Italia di Tirano, quando otto esagitati (in corso di identificazione da parte dei carabinieri che hanno ricevuto la denuncia della dottoressa Gualteroni) hanno assalito un’ambulanza della Cri con l’intento di continuare a picchiare un ventenne trasportato per le ferite subite alla testa, poco prima in un pub della città di confine, finendo per aggredire il dipendente dell’associazione e una volontaria che hanno fatto di tutto per tutelare il trasportato, diretto all’ospedale Morelli di Sondalo.
La presidente Gualteroni, l’altro giorno, ha convocato una conferenza stampa per riferire il grave episodio, avvenuto a Tirano, ossia in una località comunque ben presidiata dai carabinieri della locale Compagnia, guidata dal capitano Luca Rossi, dalla Polizia di Frontiera e dalle altre forze dell’ordine costantemente presenti sul territorio.
Eppure nonostante questo presidio, nelle ultime ore è spuntato un nuovo episodio di violenza con teatro ancora la cittadina tiranese. Un esercente, titolare di un noto locale pubblico, accortosi nelle ore serali che alcuni giovani stavano compiendo vandalismi ai danni del suo locale, li ha affrontati e, per tutta risposta, è stato aggredito riportando la frattura di una mano e la lesione di un paio di costole. "Sono preoccupato per quanto mi è successo e per quanto potrebbe succedere ai miei dipendenti", ha detto il ristoratore. E' quanto mai utile, dunque, il “tavolo“ convocato dal prefetto per adottare le giuste misure preventive e repressive ed evitare che Tirano, nelle ore notturne, rischi di diventare una “zona franca“ in mano a balordi e delinquenti.