Sondrio, 6 settembre 2020 - Guardare avanti per trovare una soluzione affinché il calcio a Sondrio possa rinascere. È questo il pensiero positivo di Michele Diasio, assessore allo sport del Comune di Sondrio, in merito alla vicenda che ha portato al ritiro dal torneo di serie D della prima squadra e dai campionati regionali delle formazioni giovanili da parte del presidente Oriano Mostacchi e al conseguente azzeramento del calcio nel capoluogo di provincia valtellinese.
Ora l’Amministrazione comunale sta guardando con attenzione, dando consigli se possibile, allo sviluppo della situazione perché è impensabile che una città come Sondrio resti senza calcio. «Siamo sempre disponibili – dice Diasio – a trovare una soluzione per far sì che il calcio ritorni al più presto in città. Stiamo lavorando, insieme ad altre soggetti, affinché la situazione si risolva al più presto. Io sono molto fiducioso sul fatto che a breve il calcio ritornerà. E Sondrio riavrà presto anche una prima squadra. La cosa importante, in questo momento, è che il nuovo progetto sia serio, ben strutturato e con degli obiettivi precisi. È chiaro che tutto dovrà partire dai giovani, ma è altrettanto certo che ci vuole una prima squadra a fare da traino. Il mio auspicio come quello di tutta l’Amministrazione comunale è che un tipo di progetto così si concretizzi al più presto. Dobbiamo poi avere pazienza perché poi ci vorrà un po’ di tempo per svilupparlo. Io sono fiducioso, per carattere guardo sempre avanti anche perché indietro… non si può tornare. Lavoriamo per il futuro, tutti insieme».
I tifosi non la pensano proprio così, in un comunicato il Grup Sasela ha accusato l’Amministrazione di non aver fatto abbastanza. «Capisco il malumore dei tifosi, in questo momento di smarrimento e di delusione totale. I ragazzi del Grup Sasela erano sempre presenti alle partite del Sondrio, mi ha dato sempre l’idea di un gruppo sano di amici che, approfittavano della partita, per ritrovarsi. Riguardo alle critiche, ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero sempre che lo faccia entro i limiti. E loro non hanno mai superato questo confine…». L’Amministrazione, infine, aveva già destinato delle risorse per effettuare dei lavori nell’area della Castellina. Sembrerebbe, secondo alcuni, che si puntava ad una nuova illuminazione dell’impianto Coni e ad un rifacimento del sintetico. «Posso solo dire che i soldi li avevamo stanziati per l’area della Castellina in epoca pre Covid. Sono ancora lì, vedremo poi con l’evolversi della situazione quando e come spenderli ma c’è l’intenzione di poter intervenire sull’area». Molto dipenderà anche dalla «nuova» società che è nata e che probabilmente riporterà il calcio a Sondrio. Partendo dai piccoli, piccolissimi, calciatori. D’altronde, ora che la «frittata» è stata fatta, non c’è altra soluzione.