Sondalo (Sondrio) - Non c’è pace per il Morelli. La telenovela che riguarda ormai da tanto tempo l’ospedale sondalino vive oggi una nuova puntata. Il movimento popolare “Rinascita Morelli Autonomo“ informa che "la Ginecologia verrà chiusa a partire dall’11 luglio" e questo va nella direzione dello "smantellamento continuo e costante del Morelli denunciato da noi da tanto tempo. E questo mentre i sindaci dell’Alta Valle garantiscono che stanno per arrivare “i fatti“.
Ora dobbiamo attendere la realizzazione della loro nuova ipotesi risolutiva ovvero l’istituzione del Presidio Autonomo di Sondalo all’interno dell’attuale Asst. La stessa che oggi elimina anche la Ginecologia dopo quanto già soppresso. Uno scempio". Tante le lamentele arrivate anche nei giorni scorsi al Comitato.
"Una mamma dell’Alta Valtellina - rivela Trabucchi - ci ha segnalato che nei giorni scorsi ha ricevuto una chiamata in cui, in poche parole, dall’ospedale Morelli le si annullava una ecografia morfologica prenotata ben tre mesi prima. La signora (giustamente) si è mostrata molto amareggiata e, pur dicendo che non era di certo una questione di vita e di morte, pensava di aver diritto di sapere se suo figlio stesse bene. E annullare una visita a meno di 24 ore… è assurdo". "
La comunicazione della chiusura della Ginecologia – ci ha detto Ezio Trabucchi, presidente del movimento popolare - è stata data a diversi utenti venerdì da parte di operatori interni all’ospedale. Poi è intervenuto Saporito (direttore ASST Valtellina e Alto Lario ndr) e parla di riorganizzazione momentanea con un’ipotesi operativa non chiara. Quante volte la riorganizzazione momentanea è stata il preludio alla chiusura…". Gli fa eco il suo braccio destro al movimento, Giuliano Pradella. "Per nulla rassicurante il comunicato della direzione Asst sul Punto nascita del Morelli – dice Pradella -. Stiamo vivendo un momento molto difficile che ha suscitato diffidenza negli utenti e anche negli operatori sanitari. Basti pensare alla riduzione drastica dell’attività chirurgica, ridotta a livelli insostenibili. E al declassamento dell’Unità spinale. Sono casi eclatanti che si aggiungono a riduzioni di attività striscianti in tutti i settori. Il piano del Politecnico, in gran parte confezionato da Saporito, ha fatto capire dove si sta andando. Il recente piano strategico Poas ha fatto il resto: confusione, omissioni, nessun testo che chiarisca l’organizzazione dipartimentale e dei presidi".