Sondrio - La vicenda riguardante i lavori sullo svincolo del Trippi (bocciati da chi lavora a risiede a Montagna piano, a partire dal sindaco Barbara Baldini) dimostra, ancora una volta, l’incapacità dei valtelinesi di essere coesi quando si tratta di infrastrutture e opere. La sensazione, all’indomani dell’incontro in Provincia tra le parti in causa e Valerio Sant’Andrea, commissario straordinario della società Infrastrutture Milano-Cortina 2026 spa, è quella che l’opera si farà così come è stata proposta. Una soluzione che va in sostanza a eliminare il passaggio a livello del Trippi arrivando da Sondrio nei pressi della ditta Gianolini a Montagna. L’opera, magari con qualche (piccola) modifica si farà. Punto.
La mancanza di una visione comune, di un progetto del territorio, è probabilmente alla base di questo frazionamento di lavori che, alla fine, non accontenterà nessuno. Lo dice a chiare lettere e con la solita schiettezza Matteo De Campo, presidente della Federazione autotrasportatori di Sondrio: "Ci sarebbe voluta una maggiore coesione tra tutte le parti al momento di effettuare delle scelte riguardanti le opere – dice – e un piano strategico comune. Purtroppo, come è capitato anche in altre occasioni, in Valtellina si fa fatica ad arrivare ad una convergenza. E queste sono le conclusioni. Il commissario Sant’Andrea è stato chiaro: nelle opere olimpiche non c’è la questione inerente il prolungamento verso Est (verso Tirano e l’Alta Valle per intenderci) della SS38 fino a Poggiridenti ma c’è il superamento dello 'svincolo del Trippi'. Come mai non è stata posta la questione a monte? "Paghiamo la mancanza di input che qualcuno avrebbe dovuto dare a suo tempo. Ora siamo fuori tempo massimo, dobbiamo recitare il mea culpa. Spero che serva da lezione a noi valtellinesi e che per il futuro si operi con più coesione".
Si è parlato di un commissario comunque attento alle osservazioni espresse dalle parti in causa. "Sì, c’è questa apertura ma la bretellina del Trippi si farà e si lavorerà su questo progetto. Speriamo che si riesca ad eliminare, perlomeno, la rotonda prevista in zona Motorizzazione Civile facendo un cavalcavia". Avendo i soldi per realizzare "solo" la bretellina del Trippi e non per prolungare la tangenziale oltre Poggiridenti era meglio non fare niente del tutto? "Io dico solo che sarebbe stato meglio risolvere o il problema a Ovest o quello a Est della tangenziale di Sondrio. Così non si risolve né uno né l’altro, restano due mezze soluzioni in entrambi i lati della tangenziale". Come giudica questa opera? "Comunque è un passo avanti verso la risoluzione del problema ma per molti sarà anche un grosso fastidio, me ne rendo conto".
Ieri, in serata è arrivata la nota della segreteria Pd che invita all’ascolto del territorio. "Questo progetto – sottolinea Michele Iannotti - presenta numerose criticità sia per l’impatto devastante che avrebbe sul territorio, sia per il fatto che termina in un punto in cui il raccordo con la strada esistente creerà non pochi problemi alla viabilità del Comune di Montagna". E ancora: "Le Olimpiadi metteranno a disposizione risorse economiche importanti per lo sviluppo socio economico del nostro territorio, risorse che dovranno essere utilizzate nel migliore dei modi, ma proprio per questo devono rappresentare l’occasione per una crescita sostenibile, così come questi Giochi si fregiano di voler essere. Dobbiamo prestare un’attenzione particolare alla realizzazione delle infrastrutture che devono essere certamente funzionali, ma che devono necessariamente integrarsi al meglio dentro un territorio che va preservato e tutelato, sia sotto il profilo ambientale, naturalistico, paesaggistico che antropologico".
Il segretario dem chiede alla politica di prendere in mano la situazione e dare un risposta risolutiva. "Senza nulla togliere al ruolo del commissario Sant’Andrea, all’incontro in Provincia era fondamentale che ci fossero anche i rappresentati della Regione".