Sondrio, 14 dicembre 2019 - Si è chiusa attorno alle 21 la manifestazione delle Sardine a Sondrio. In piazza anche il fratello dell'ex ministro forzista delle Finanze, Giulio Tremonti. Centocinquanta persone per la questura, circa 400 per gli organizzatori. Non certo un'invasione, ma da imputare anche alle temperature molto rigide di questi giorni. Tanti i giovani, sui 20 anni, ma non solo.
«Mi ritrovo in molti concetti espressi da questo movimento - ha detto Pierluigi Tremonti - sono venuto a dare un'occhiata, a vedere quanta gente c'era. Trovo le sardine belle, affascinanti, al di là delle interpretazioni. Ci saranno trecento persone, per Sondrio non sono poche. Ci sono dei punti che condivido». Tra la folla anche Stefano Scherini, noto regista valtellinese. «Non sono venuto apposta, ma devo dire che questa manifestazione mi piace molto - ha commentato -. Essendo a Sondrio, e con questo freddo, francamente pensavo ci sarebbero state meno persone. Mi piace molto l'idea di un movimento dal basso che reagisce ad una brutta comunicazione. In sintesi si tratta di questo, di ribadire che le parole sono importanti, che è un male avvelenare la comunicazione, ed è grave da ogni parte politica, sia da destra che da sinistra».
Avviata con l'inno di Mameli, l'iniziativa di stasera è proseguita all'insegna della musica: da Bella ciao a successi di Francesco Guccini («La locomotiva») e Lucio Battisti («Il mio canto libero»), passando da Giorgio Gaber («Destra-Sinistra»). Poi interventi sul palco, per spiegare, in sostanza, da dove nasce il movimento delle Sardine. «I valori che ci muovono, sono quelli che dovrebbero unire ogni essere umano. Siamo tutti italiani, indipendentemente dal partito (o nel nostro caso 'non-partito') che abbracciamo - hanno spiegato gli organizzatori -. Siamo stufi degli slogan».