Sondrio, 27 maggio 2019 - Nel Parlamento europeo non ci sarà alcun politico valtellinese. Nessuno dei 6 candidati provenienti dalla provincia di Sondrio avrà la possibilità di rappresentare gli interessi di valtellinesi e valchiavennaschi, chi per pochi voti personali ottenuti, chi a seguito del mancato raggiungimento della soglia di sbarramento per volare in Europa. Infatti, la Lega, primo partito per distacco in provincia con oltre il 53% dei voti, non aveva candidato alcun valtellinese, nonostante la valle sia senza dubbio una roccaforte verde.
Caso diverso per quanto riguarda l tiranese Benedetto Della Vedova, capolista nella circoscrizione Nord ovest per + Europa, di cui è anche segretario nazionale, che è risultato il valtellinese più votato alle elezioni Europee di domenica, ma non basta: inutili i 13.216 voti totali ottenuti, visto che + Europa non riesce a superare lo sbarramento per entrare al Parlamento europeo (3,09% la percentuale di voti ottenuti). Condizione analoga per Benedetta Rinaldi, originaria di Sernio, e candidata per “Europa Verde”. La giovane è stata in gradi ottenere 1288 voti ma lo sbarramento è risultato fatale alla sua lista (solo il 2,29% i voti ottenuti a livello nazionale).
Fuori dai giochi anche il giovane di Valdidentro, Stefano Morcelli, candidato come Della Vedova tra le fila di + Europa, che ha ottenuto 1.475 voti. C'è, poi, chi non è riuscito a ottenere il sufficiente numero di preferenze personali nonostante la lista di appartenenza abbia superato il 4% di consenso. E' il caso del sindaco di Livigno, Damiano Bormolini, candidato come “esterno” tra le fila di Forza Italia, che ha ottenuto 3037 preferenze; e del candidato per il Partito democratico Giovanni “Gianni” Farina, originario di Caiolo, scelto da 1.637 elettori.