La Pezzini supera il Calolziocorte per 69-53 e lo aggancia in quarta posizione nella graduatoria del girone Blu 2 del campionato di serie C Silver di basket, dominato da Mandello del Lario, capace di schiantare i secondi della classe dell’Abc Cantu col punteggio di 78-52. Grande prestazione dei morbegnesi di coach Christian Ronconi che, sul parquet amico del PalaMerizzi, hanno vinto un match importantissimo. La Pezzini Morbegno, dopo un avvio difficile (5-0 per la Carpe Diem di Calolzio dopo 1’), ha preso letteralmente in mano le redini del gioco e, grazie ai punti dello scatenato finlandese Eerikhinaryu, ha ripreso gli avversari a quota 5.
E ha messo la freccia senza più voltarsi indietro. Ha continuato a macinare gioco, ha difeso sempre alla grandissima e Calolzio, soprattutto nei due quarti centrali, è andata letteralmente in tilt subendo la verve dei morbegnesi, capaci di portarsi al 50-35 del 30’. La Carpe Diem Calolzio ha provato a rientrare, con i punti e le triple di Leonardo Molteni, ma non è mai riuscita a riportarsi a stretto contatto, una volta soltanto è arrivata a meno 9. E dopo ogni rimonta è stata ricacciata indietro dalle triple del play Eerikhinaryu ma anche dalle ottime giocate di Gottari, 15 punti, Biavaschi, 13, e Broggi, 10. "Sono molto soddisfatto sia del risultato – dice coach Christian Ronconi – sia della prestazione dei ragazzi che hanno difeso forte e trovato anche buone percentuali al tiro. Rispetto al match perso a Cantù, nel quale comunque siamo rimasti in partita fino a pochi minuti dalla fine, abbiamo tirato decisamente meglio, con un buon 87% ai liberi, e un 51.5% da due. Possiamo e dobbiamo migliorare ancora da tre (solo 18.5% con 5 su 27) per riuscire ad essere ancor più competitivi. Il match? Tranne che nel primo quarto, per il resto siamo stati sempre sopra di parecchi punti. Venerdì a Lentate ci aspetta un match facile solo sulla carta". E per vincerla la Pezzini potrebbe avere a disposizione anche il senegalese Abdou, un centro molto alto e possente che potrebbe dare alla squadra un’altra dimensione sotto le plance. Fulvio D’Eri