In provincia di Sondrio sparisce la Terza categoria. Manca solo l’ufficialità, ma è ormai chiaro che, a partire dalla prossima stagione, il comitato provinciale di Sondrio della Figc non organizzerà più il campionato.
Poco male, visto l’esiguo numero di squadre che nelle ultime stagioni hanno preso parte al torneo. Ma la rivoluzione in Valtellina e Valchiavenna è avvenuta un paio di stagioni or sono, quando proprio per la mancanza di numeri il comitato sondriese presieduto da Daniele Croce, col parere favorevole del Comitato Regionale Lombardo della Figc, aveva istituito un campionato integrato di Seconda e Terza categoria. Un torneo nel quale le squadre iscritte giocavano le une contro le altre componendo un’unica classifica, ma al termine le squadre di Seconda competevano per la promozione in Prima mentre quelle di Terza per l’approdo in Seconda. Quest’anno avremmo avuto un campionato a 16 squadre, con 10 team di Seconda e solo 6 di Terza mentre il prossimo anno potremmo avere 14 squadre iscritte al campionato di Seconda, categoria che diventerebbe l’ultima in ordine di merito per le società del comitato di Sondrio e che quindi non comporterebbe alcuna retrocessione. Ma perché 14 squadre? Dovrebbe essere così per uniformarsi al numero di squadre previste nei gironi dei vari campionati in Lombardia. A livello di promozioni in Prima, invece, tutto verrà deciso a livello regionale anche se la gestione del campionato dovrebbe rimanere in forza al Comitato Figc di Sondrio. Quella di eliminare il campionato di Terza, già presa in alcune province di Liguria, Sardegna e Puglia per fare degli esempi, è stata una decisione inevitabile nel mondo del calcio valtellinese che qualitativamente è balzato da qualche stagione ai minimi storici. Pesano il calo demografico e la concorrenza di altre discipline sportive. Fulvio D’Eri