
Il maestro Emanuel Tjeknavorian, 29 anni e un talento prodigioso
Ben tornato all’Auditorium, Emanuel Tjeknavorian. Il maestro è stato nominato nell’ambito della 44° edizione del Premio Abbiati Miglior direttore dall’Associazione nazionale Critici musicali. E non possiamo che condividere il premio più che meritato. Tjeknavorian sta rivoluzionando la direzione sinfonica con letture molto sensibili e innovative. Domani alle 20 e domenica alle 16 Il direttore, violinista sempre più che internazionale, sale sul podio dell’Orchestra Sinfonica di Milano per dirigere un programma interamente russo che tiene insieme musiche di Aleksandr Borodin e Sergej Prokof’ev: del primo vengono proposte le celebri Danze Polovesiane da “Il Principe Igor“, in particolare l’Ouverture e la Marcia (Preludio atto III), e la Danza delle fanciulle polovesiane, mentre del secondo si esegue una selezione da “Romeo e Giulietta“ (Danza del mattino - Scena - Maschere - Morte di Tibaldo - Montecchi e Capuleti - La giovane Giulietta - Danza - Romeo e Giulietta prima della separazione - Romeo presso la tomba di Giulietta). Un programma che ricordala grande letteratura russa. Le Danze Polovesiane sono una serie di danze alla fine del secondo atto de “Il principe Igor” di Borodin, musicista innovatore, studioso della storia e delle tradizioni del suo Paese.
L’opera narra le gesta del valoroso principe Igor che guida il suo esercito contro i Tartari, una battaglia importante che non lo vide vincitore. Diverso è il caso di “Romeo e Giulietta” di Prokof’ev, scritto 1936, da cui l’autore estrapola tre Suites orchestrali. E’ il balletto più conosciuto del compositore russo che a una certa durezza rimica e melodica inserisce una poetica liricità. Un ritorno alla grande per il direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica di Milano. "La leadership di un direttore – scrive Andrea Estero –, il suo magnetismo, sta nella capacità di responsabilizzare i professori d’orchestra, di chiedere e ottenere il massimo". Domani alle 18.30 si terrà una conferenza introduttiva nel Foyer della Balconata dell’Auditorium di Milano, intitolata “Borodin, Prokof’ev: la passione e il destino”, relatrice Anna Rastelli: Si snoda da Aleksandr Borodin (1833-87) a Sergej Prokof’ev (1891-1953) un racconto sonoro che attraversa colori e ritmi ispirati all’Oriente, fino alle sfumature drammatiche di un amore al di là del tempo.
Grazia Lissi