Un aiuto per l’inclusione sociale delle persone con disabilità visiva

Attività / Oggi grazie al costante impegno di UICI, i non vedenti possono condurre una vita autonoma

UICI dedica particolare attenzione alla prevezione e alla riabilitazione

UICI dedica particolare attenzione alla prevezione e alla riabilitazione

Oltre cento anni fa (era il 26 ottobre 1920), a Genova, nasceva l’Unione Italiana Ciechi (oggi Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti UICI ETS APS) per tutelare i diritti delle persone con disabilità visiva, promuoverne l’integrazione, l’istruzione e l’inserimento lavorativo. Le battaglie di allora si combattevano sul campo dei diritti fondamentali, della dignità della persona, del sostentamento economico. Oggi, grazie a UICI, quelle battaglie sono state vinte e le persone non vedenti possono condurre una vita autonoma e pienamente integrata nel tessuto sociale. Nel tempo, UICI ha sviluppato alcuni importanti servizi e attività quali: accompagnamento; supporto pratiche sanitarie ed amministrative inerenti alla condizione di cieco o invalido civile; training di orientamento e mobilità e autonomia personale; corsi di apprendimento del Braille; corsi di alfabetizzazione informatica; trascrizioni in braille; registrazione audio di libri e testi; supporto all’inclusione scolastica; supporto all’inclusione lavorativa; supporto psicologico e psicopedagogico; iniziative sportive e culturali. Una particolare attenzione è posta ai temi della prevenzione e della riabilitazione, sia in età infantile, laddove è fondamentale per contenere le conseguenze della disabilità visiva sullo sviluppo psico-cognitivo del bambino, sia in età adulta, dove è importante permettere alla persona con minorazione visiva di sviluppare abilità e prassi utili a gestire in piena autonomia la propria vita, i propri spostamenti e la propria attività lavorativa. Sul fronte della prevenzione, significative sono le campagne realizzate sul territorio, in collaborazione con la Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità IAPB Italia ETS. In Lombardia, da oltre un decennio, UICI realizza, tramite il “suo” Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione I.Ri.Fo.R. Onlus, un servizio unico, divenuto punto di riferimento per le famiglie del territorio: si chiama Intervento precoce ed è un servizio riabilitativo per bambini con disabilità visiva e - allo stesso tempo - di formazione, sostegno e conforto per i loro genitori. Sempre in collaborazione con I.Ri.Fo.R. Onlus, UICI realizza annualmente attività residenziali estive per famiglie e giovani, dove la finalità riabilitativa s’intreccia con quella educativa e socializzante. L’inclusione scolastica e l’inclusione lavorativa rappresentano altre grandi sfide: negli ultimi anni UICI ha contribuito fortemente alla creazione, insieme a Regione Lombardia, di un sistema che persegue obiettivi di qualità e di pari opportunità, compatibilmente con le risorse economiche a disposizione e le criticità che pure esistono. Rimane la preoccupazione per migliorare la presa in carico rivolta alle persone non vedenti con disabilità plurime: una sfida nella sfida, che non può essere vinta senza l’aiuto di tutti. Il cammino è lungo e i traguardi da raggiungere ancora tantissimi. Scegliere di donare il tuo 5X1000 all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti è molto semplice: sulla dichiarazione dei redditi metti la tua firma nel riquadro “SOSTEGNO AGLI ENTI DEL TERZO SETTORE” e indica il codice fiscale di una delle nostre strutture lombarde. Mariachiara 22 anni, giovane donna non vedente. È arrivata all’Unione quando aveva 6 anni. Con coraggio, ha realizzato grandi sogni nella vita. Nelle parole di Mariachiara, ritroviamo il senso delle scelte che abbiamo fatto in questi anni per camminare al fianco suo e della sua famiglia. «Per me l’Unione è una forza. Il supporto ricevuto dalla rete di sostegno dell’UICI, in questi anni è stato e continua a essere straordinario. Hanno accompagnato me e i miei genitori passo dopo passo. Avevamo un sacco di dubbi, la paura di non riuscire. Ho conquistato tanta autonomia nello studio, nella vita indipendente».