Confagricoltura protagonista. Territorio e innovazione sempre in primo piano

Nello stand di oltre 200 metri quadrati spazio alle aziende che vogliono esporre. Dal cibo ai cosmetici e non solo. "Ottima vetrina per i nostri prodotti di qualità".

Francesco Tassetti, vicedirettore di Confagricoltura Bergamo

Francesco Tassetti, vicedirettore di Confagricoltura Bergamo

Come nelle precedenti edizioni, anche quest’anno uno degli espositori più importanti alla Fiera di Sant’Alessandro sarà Confragricoltura, con oltre 200 metri quadrati di stand che comprenderanno, oltre a una piccola area istituzionale, ampi spazi dedicati alle quindici aziende associate che potranno esporre e vendere i loro prodotti agricoli del territorio.

"La maggior parte dei produttori proviene dalla provincia di Bergamo, con l’eccezione di uno dalla Valtellina – anticipa Francesco Tassetti, vicedirettore di Confagricoltura Bergamo – e offrono una vasta gamma di prodotti in Fiera: dallo zafferano al miele, dai formaggi e salumi alle confetture e al pellet. L’80 per cento di loro ha già partecipato alle edizioni precedenti, ma ci sono anche diverse novità, come la “Società Agricola Malpaga” specializzata in pellet, “Il Rudere” che produce salumi e vini, “Le Tre Rose” che espone piante e fiori, e la “Società Agricola Cucchi”, anch’essa produttrice di salumi. Noi come organizzazione ci occupiamo di procurare a ciascun espositore un allestimento completo, che include tavoli, sedie, tovaglie, fiori e illuminazione, con l’obiettivo di rendere i nostri spazi il più omogenei possibile".

Nell’area di Confagricoltura Bergamo in Fiera, anche quest’anno non mancheranno i prodotti più amati dal pubblico, tra cui il miele, sempre molto apprezzato, insieme a una ricca selezione di salumi e formaggi.

Affiancati anche da nuove tendenze, come i cosmetici naturali, prodotti innovativi sempre più popolari che vanno ad arricchire la già vastissima offerta.

Sarà però una fiera diversa dal solito, senza i consueti protagonisti: sarebbero infatti dovuti arrivare 220 tra bovini e ovicaprini che però non potranno prendere parte alla manifestazione per colpa dei nuovi divieti volti a contenere i contagi da “peste suina“ tra gli animali.

I capi di bestiame che avrebbero occupato 1.700 metri quadrati dei 35 mila complessivi della manifestazione non potranno purtroppo essere il fulcro di questa edizione.

"È la prima volta che succede una cosa del genere e speriamo che questo non vada ad impattare negativamente la Fiera – chiosa Francesco Tassetti – siamo tutti un po’ preoccupati. Si tratta di una manifestazione rivolta alle famiglie e a un pubblico molto trasversale, ma è soprattutto un evento di settore: ci auguriamo perciò che gli allevatori decidano di prenderne parte anche se non in compagnia dei loro capi di bestiame".

Ma cosa rappresenta la Fiera di Sant’Alessandro per Confragricoltura Bergamo? "È un momento di socializzazione importante per tutto il mondo agricolo, permettendo di valutare l’andamento della stagione e di discutere possibili cambiamenti futuri. Allo stesso tempo però, va anche ad essere un’ottima vetrina per i nostri prodotti agricoli del territorio così come anche una preziosa opportunità di vendita".

El.Ca.