"Ci siamo, mancano poche ore ed inaugureremo l’edizione numero 232 della Fiera di Codogno". Si percepisce un mix di soddisfazione ed entusiasmo dalla voce del sindaco Francesco Passerini, in vista dell’appuntamento di martedì. Perchè la manifestazione, quest’anno, segna un importante punto di svolta rispetto al passato e si intreccia inevitabilmente con i lavori in corso per la riqualificazione di questa zona della città grazie al progetto “Agrifiera”, di cui sono partner il Comune, l’istituto tecnico agrario Tosi, il Crea (il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) e la fondazione Morando Bolognini. La riqualificazione dell’area collocata al villaggio San Biagio comporta lavori per 8 milioni di euro: circa un milione e 100mila sono messi a disposizione dal Comune, 3 milioni e 800mila euro sono arrivati grazie ai fondi Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza), 2 milioni li ha stanziati la Giunta regionale nell’ambito dell’accordo di rilancio economico sociale e territoriale (Arest) e la parte rimanente ricevuti nel contesto dei fondi emblematici della Fondazione Cariplo.
Sindaco Passerini, che fiera ci aspetta quella che sta per iniziare?
"È una fiera che anche visivamente trasmetterà ai visitatori il senso del cambiamento che stiamo vivendo. Lo si capirà immediatamente accedendo ai primi spazi rinnovati. Anche se siamo a metà del guado e tra il 2024 e al massimo l’inizio del 2025 tutto il progetto sarà completato nella sua interezza pensando anche ai corsi che dovrebbero partire in viale Trivulzio grazie all’accordo stipulato con il Centro Artistico Lodigiano Acconciatori Misti ed Estetica (Calam) dove saranno proposti anche percorsi di formazione che potranno interagire con la fiera".
L’ingresso sarà sempre dallo stesso punto degli anni scorsi?
"Sì, dalla stessa zona di viale Medaglie d’Oro. Quest’anno però abbiamo un ingresso con tornelli e casse fisse, nella cosiddetta “palazzina servizi” da 260 metri quadri che diventa il nuovo punto nevralgico e ospita anche l’ufficio fiera (traferito lì dal 2 novembre per essere a disposizione degli espositori in maniera più efficace)".
Quali sono i nuovi spazi accessibili quest’anno?
"C’è la sala polivalente con sala teatrale, una struttura che a Codogno mancava da 60 anni. Avrà 135 posti a sedere, di cui 5 riservati a persone con disabilità e con problemi di deambulazione. È ricavata nella “palazzina Vezzulli”, dove i lavori sono all’80% del completamento: alla fine qui troveranno spazio anche i laboratori del Crea, dove si farà ricerca di alto livello. Noi siamo fieri e orgogliosi di donare intanto alla città una sala teatrale, dove oltre a spettacoli e rappresentazioni si potranno ospitare convegni e serate di divulgazione. A lavori ultimati sarà totalmente indipendente dal resto della struttura, avrà un ingresso autonomo. Nel 2024 ci saranno anche rampe di accesso diretto, che quest’anno non si possono ancora vedere. Per questa edizione inoltre sarà frubile il nuovo maxi parcheggio da oltre quattrocento posti in viale Medaglie d’Oro, di fronte all’ingresso. Sarà messo a disposizione degli espositori decongestionando così spazi in altre zone della città che fino all’anno scorso dovevamo per forza di cose riservare agli ospiti".
I padiglioni dedicati ai capi invece sono ancora gli stessi?
"Per quest’anno sì. Ma appena sarà finita l’edizione 2023 della fiera ripartiranno i lavori per arrivare ad avere, per il 2014, anche questi padiglioni rinnovati e senza più l’amianto (di cui seppur coibentato non vediamo l’ora di liberarcene) sul tetto".
C’è futuro per la Fiera di Codogno?
"Assolutamente sì e io credo per tanti anni almeno altrettanto quelli che raggiungiamo quest’anno. Con i lavori che stiamo mettendo in atto gettiamo proprio le basi per un futuro sereno che possa garantire un orizzonte basato su gambe solide all’evento. Anche quest’anno la Fiera, al di là del concorso delle Frisone che è il cuore della manifestazione, offrirà tanto anche dal punto di vista merceologico. Gli spazi destinati agli stand degli espositori sono andati esauriti molto presto ed è il segnale di come gli investitori, e parliamo anche di realtà importanti, credano ancora e tanto nell’evento. D’altronde, con la vendita alla società Sal dei padiglioni Lodinnova di Lodi, Codogno appena i lavori di riqualificazione al villaggio San Biagio saranno completati, sarà l’unico comune del territorio ad offire spazi espositivi così moderni e ampi. Diventiamo un punto di riferimento non solo per il Lodigiano, ma anche per le province limitrofe, penso ad esempio al Pavese o al Cremonese".