Dedicare il tempo libero all’arte è un modo per incidere positivamente sulla propria salute fisica e mentale. Lo ha dimostrato uno studio condotto dall’Ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS nel 2019, partendo dalla domanda: “Quali sono le prove del contributo dell'arte nel migliorare la salute e il benessere?”. I risultati hanno stabilito che le arti, oltre a favorire una maggiore coesione sociale, hanno un impatto molto significativo sul benessere di ognuno di noi, perché il coinvolgimento artistico viene associato al controllo dello stress biologico, quindi alla diminuzione degli stati d’ansia e di depressione. Questi risultati mostrano l’importanza di dedicare il tempo libero alle attività artistiche. Ovviamente va considerato il contesto italiano: siamo il paese con l’età media più alta d’Europa, dove la percentuale di over 65 è passata dal 21.2% del 2013, al 24% del 2023. I dati Istat rilevano che sono gli over 65 (in pensione o prossimi alla pensione) a frequentare maggiormente i luoghi di cultura e i siti archeologici, visto il maggiore disposizione di tempo libero. Nel dettaglio, tra le persone di età compresa tra i 60 e i 65 anni, il 10,4% ha visitato una mostra o un museo almeno sette volte all'anno, mentre per gli over 74 la percentuale sale al 12,8%. Per quanto riguarda le visite a siti archeologici e monumenti, queste interessano l'11,5% dei 60-65enni e il 14,7% degli over 74. Questi dati sono significativi, considerando che nello stesso anno la percentuale di frequentatori assidui in Italia varia tra il 7% e l'8%. A supporto di tutto questo ci sono anche diverse ricerche che hanno dimostrato che il coinvolgimento in questo genere di attività contribuisce a ridurre il declino cognitivo e a migliorare la qualità della vita degli anziani. Attualmente l’età non è più un parametro per giudicare le abilità di una persona. Dato che gli over 65 possono ormai vivere vite soddisfacenti tanto quanto gli adulti over 40, il supporto di programmi che rallentino il declino cognitivo sono visti come la nuova frontiera della medicina, anche perché minimizzerebbero l’impatto della popolazione anziana sul sistema sanitario nazionale. Le ricerche condotte dimostrano che il declino cognitivo nelle persone sane è significativamente diminuito da una serie di attività artistiche, come possono essere il visitare musei, gallerie d’arte o teatri. A differenza di andare il cinema o vedere la televisione, queste attività artistiche stimolano esperienze che riducono il declino cognitivo, aumentando il benessere e la qualità della vita.
FestivitàLe attività artistiche favoriscono il benessere e aiutano a prevenire il declino cognitivo