Domenica 28 luglio si celebra la IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. Il tema scelto dal Santo Padre per l’edizione di quest’anno “Nella vecchiaia non abbandonarmi”, intende sottolineare come la solitudine sia, purtroppo, l’amara compagna della vita di tanti anziani che, spesso, sono vittime dell’odiosa “cultura dello scarto”. Nell’anno di preparazione al Giubileo, che il Santo Padre ha scelto di dedicare alla preghiera, il tema della Giornata è tratto dal Salmo 71 (l’invocazione di un anziano che ripercorre la sua storia di amicizia con Dio). La celebrazione della giornata, valorizzando i carismi dei nonni e degli anziani e il loro apporto alla vita, vuole favorire l’impegno di ogni comunità nel costruire legami tra le generazioni e nel combattere la solitudine. La prima Giornata Mondiale degli Anziani e dei Nonni è stata festeggiata la quarta domenica di luglio 2021 (in prossimità della ricorrenza dei Santi Gioacchino e Anna), questi ultimi i genitori della Vergine Maria, secondo il racconto che ce ne viene fatto nelle Sacre Scritture. I due vissero a lungo nella vergogna e nel disonore, non riuscendo in alcun modo a concepire un figlio, nonostante gli sforzi. In base al racconto che se ne fa nella Bibbia, si dice che riuscirono a ottenere la grazia divina dopo un lungo viaggio nel deserto, alla ricerca di una purificazione che avrebbe infine convinto un angelo a fare loro visita, annunciando la buona novella e l’arrivo della loro primogenita. Il Pontefice aveva scelto di dedicare ai nonni e agli anziani, dal mese di luglio 2021, una giornata celebrata a livello mondiale, prendendo spunto dalla festa cattolica "Presentazione di Gesù al Tempio" del 2 febbraio, giorno della Candelora. Più in generale, la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani rappresenta un evento internazionale per rendere omaggio a tutte le persone che ogni giorno si prendono cura con amore e passione dei nipoti e delle loro famiglie. D’altro canto, la pandemia ha messo a dura prova le vecchie generazioni, colpendo maggiormente i più grandi d'età. Infatti, in molti luoghi del mondo, nonni e anziani sono rimasti isolati per lungo tempo, lontani dagli affetti più cari, per il timore di contrarre il virus Covid-19. Il Pontefice ha invece voluto ribadire l’importanza della figura dell’anziano, dichiarando di recente che il legame tra nonni e giovani è strettissimo e che ci deve essere sempre dialogo. In più, ha affermato: «È importante che i nonni incontrino i nipoti e che i nipoti si incontrino con i nonni, perché i nonni davanti ai nipoti sogneranno, avranno l'illusione e i giovani, prendendo forza dai nonni, andranno avanti, profetizzeranno”. E l’importanza nel nostro Paese della figura dell’anziano viene ribadita anche da recenti dati: attualmente, in Italia, sono migliaia le famiglie che si affidano alle persone anziane, non solo da un punto di vista economico, ma anche organizzativo. Sono infatti numerosi i genitori di figli piccoli che si affidano ai nonni per tenere sotto controllo i loro bambini in mancanza dell’accesso alle strutture solitamente predisposte, come ad esempio gli asili nido. Gli anziani, inoltre, tramandano alle nuove generazioni le tradizioni e le usanze della famiglia e del territorio, rappresentando dunque un’eredità culturale davvero preziosa. Va detto che i giovani, dal canto loro, dovrebbero aiutare queste persone a sentirsi più accolte e valorizzate, in modo da scacciare la solitudine e la tristezza, da sempre le principali “nemiche” di tutte le persone anziane.
FestivitàNonni e anziani pilastri della società e della famiglia