SILVIO DE SANCTIS
Monza Open

Federico Cinà subito contro il più forte: sfida da brividi col belga Collignon

Papà Francesco alla vigilia del match di esordio del figlio 18enne contro la testa di serie numero 1: “Federico rafforzato dall’esperienza a Miami. Non è uno specialista della terra ma ci proverà”

Federico Cinà, palermitano, esordirà oggi nel torneo Atp Challenger di Monza

Federico Cinà, palermitano, esordirà oggi nel torneo Atp Challenger di Monza

Monza – Corre e sgroppa Federico Cinà sui campi laterali del Villa Reale Tennis di Monza. Il diciottenne palermitano fa il suo esordio stagionale sulla terra battuta affrontando oggi il belga Raphael Collignon (testa di serie numero 1 e 92° nel ranking mondiale) in un vero test di maturità. La finale nel challenger greco di Hersonissos e soprattutto la vittoria nel primo turno del Masters 1000 sull’argentino Francisco Comesana hanno di fatto lanciato l’azzurro in nuova dimensione, anche se papà Francesco getta giustamente acqua sul fuoco. “Svolgendo l’attività di allenatore è capitato spesso che mi portassi dietro la famiglia durante i tornei e Federico ha mostrato subito di avere il tennis nel sangue – racconta Francesco –. Non camminava nemmeno e colpiva la palla con i mestoli, è cresciuto in giro per il mondo e sa già cosa lo aspetta”.

Il tennis è nel sangue, ma la famiglia non perde di vista la scuola, tanto che il ragazzo si fermerà qualche settimana in estate per sostenere l’esame di diploma in un istituto informatico. “Mio figlio deve vivere le esperienze della sua età, perciò non vogliamo che la racchetta diventi un’ossessione. Ciò a cui puntiamo è lavorare quotidianamente con serietà e professionalità, abbiamo fatto nostro il motto di Tim Notke, che cita: il duro lavoro batte il talento. Federico possiede grande serenità, lo ha dimostrato a Miami, dove avrebbe potuto essere risucchiato in un vortice di emozioni, e invece ne è uscito rafforzato. Il nostro obiettivo è crescere con costanza, senza vivere di alti e bassi”.

Cinà è seguito da un’importante agenzia come l’IMG, che gli sta aprendo porte per esperienze importanti. “Ha partecipato ad un Masters 1000, fra poche settimane avrà un’altra chance nel Masters 1000 di Madrid. L’anno passato non eravamo pronti, quest’anno abbiamo accettato perché il salto è stato evidente. Le imprese di Jannik Sinner e degli altri ragazzi consentono di progredire senza assilli. Ci rimangono logicamente tanti aspetti da migliorare: dal servizio al diritto, che si consolideranno con il passare del tempo. In inverno abbiamo posto l’attenzione sulla preparazione fisica, siamo stati sette settimane al Centro di Preparazione Olimpica del CONI di Tirrenia”.

Tanto che il team di Federico comprende un altro tecnico come Claudio Galoppini, i preparatori fisici Stefano Barsacchi e Roberto Petrignani e lo psicologo dello sport Danilo De Gasperi, messi a disposizione dalla FITP. La curiosità di vedere Cinà all’opera sulla terra è parecchia: “Lui ama le superfici veloci. Il rosso richiede una maggiore forza fisica e gli scambi sono più lunghi, Federico deve crescere molto sotto questo aspetto. Gli Internazionali d’Italia? Ne parleremo con il capitano di Davis, Filippo Volandri, faremo le valutazioni del caso. Ciò che conta veramente è non fossilizzarsi sulla classifica mondiale, ma pensare a crescere tecnicamente e fisicamente, i punti saranno la naturale conseguenza”. Nel frattempo la famiglia si gode la location brianzola: “Il Villa Reale Tennis è una sede fantastica, pone grande attenzione ai particolari”. Collignon, avversario odierno sul centrale di via Boccaccio, rappresenta una sfida stimolante: “Non lo conosciamo ma sarà un test impegnativo, trattandosi di un top-100: l’importante sarà mettere il 100%, senza guardare al risultato”.