Così Milano allarga i confini: "Polo a 15 minuti dal centro"

Le strategie di Hines: fine lavori a metà 2028, rispettiamo la tabella di marcia "Restituiamo un’area bloccata per anni. Effetti positivi sui valori a Sesto".

Le strategie di Hines: fine lavori a metà 2028, rispettiamo la tabella di marcia "Restituiamo un’area bloccata per anni. Effetti positivi sui valori a Sesto".

Le strategie di Hines: fine lavori a metà 2028, rispettiamo la tabella di marcia "Restituiamo un’area bloccata per anni. Effetti positivi sui valori a Sesto".

"Sarà un’estensione dell’area milanese, parte di un grande ecosistema. Un nuovo polo urbano che restituirà alla comunità un’area ferma per anni a causa della complessità amministrativa legata all’intervento di bonifica che sembrava insuperabile e invece siamo riusciti a risolvere grazie al nostro approccio".

Raoul Ravara, managing director asset management di Hines Italy, guarda al futuro delle aree ex Falck, dove le prime quattro gru e gli operai al lavoro stanno iniziando a dare forma allo spazio.

Come stanno procedendo i lavori?

"Siamo contenti di poter affermare che dopo l’avvio dei lavori del primo cantiere, le attività stanno procedendo a ritmo serrato. Abbiamo dato la priorità a studentato e uffici, che includono la nuova sede di Banca Intesa, che vedrà la conclusione dei lavori nella seconda metà del 2027. Per noi sarà una milestone fondamentale. Tutti gli spazi a uso direzionale di Unionezero,

progettati dallo studio ACPV Architects, puntano a un risparmio energetico del 30% rispetto agli edifici tradizionali e all’ottenimento del Leed Platinum, massima certificazione per questa asset class. Lo studentato, anch’esso già in fase di realizzazione, è per noi un elemento fondamentale per la creazione di un mix funzionale, oltre ovviamente all’immobile a destinazione ricettiva e alla parte residenziale. Unionezero sarà un’area pedonale, con verde diffuso ed efficiente dal punto di vista energetico. Non una semplice riqualificazione di aree dismesse ma un elemento disruptive, se consideriamo il complesso intervento di bonifica che per vent’anni ha rallentato il progetto. Per superare le criticità abbiamo lavorato in sinergia con gli enti pubblici, non solo locali, e questo ci ha permesso di avviare la costruzione dei manufatti, primo step fondamentale".

Quando è prevista la fine dei lavori?

"Abbiamo fissato per metà 2028 la data di conclusione di tutto lo sviluppo, con un investimento complessivo da parte di Hines di circa 600 milioni di euro. Stiamo rispettando la tabella di marcia".

Come cambierà il volto di quest’area al confine fra Milano e Sesto?

"Quella che a lungo è stata un’area abbandonata e totalmente inaccessibile verrà restituita alla città, trasformandosi in un quartiere vivo, nuovo e dinamico, anche grazie all’insediamento della Città della Salute. Con la metropolitana si potrà raggiungere in circa 15 minuti il centro di Milano, e il mercato sta mostrando un grande interesse. Pur non avendo iniziato la commercializzazione degli uffici stiamo ricevendo numerose e spontanee richieste di informazioni, non sollecitate da noi".

Quali saranno gli effetti sul mercato immobiliare nella zona?

"In generale, quando viene messo in atto un intervento di tali dimensioni, gli effetti positivi ricadono su tutto l’ecosistema, con una crescita di valori e appetibilità. Come sappiamo la domanda abitativa per un target multigenerazionale è in costante crescita, in particolare a Milano. Lo dimostra chiaramente l’andamento positivo del filone degli studentati. Per noi l’Italia è un Paese ricco di opportunità in termini di crescita, e ora scriviamo un nuovo capitolo nella storia di Sesto San Giovanni".

Andrea Gianni