Di recente nel settore dell'edilizia è partita una rivoluzione che pone al centro di tutto la sicurezza. Una rivoluzione che è scattata dal 1° ottobre e che consiste in una vera e propria patente a punti obbligatoria per le aziende che operano nei cantieri temporanei. Una misura che si estende non solo a tutte le imprese edili, incluse quelle artigiane, ma anche a tutte le aziende che operano in specifiche fasi lavorative all’interno dei cantieri. Va però aggiunto che l'INL ha pubblicato le prime Faq per chiarire alcune questioni, precisando che sono escluse dall’obbligo le imprese in possesso dell'attestazione di qualificazione SOA, in classifica pari o superiore alla III, a prescindere dalla categoria di appartenenza. Ma come funziona? In parole povere le aziende avranno una patente con un punteggio di 30 crediti iniziali attribuiti al momento del rislascio del documento ormai necessario alle imprese e agli autonomi per operare e il punteggio massimo sarà di 100 crediti, di cui faranno parte altri 40 crediti attribuibili per investimenti o formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Ovviamente, essendo una patente, in caso di violazioni, in questo caso legate alla sicurezza (tra le più frequenti mancata elaborazione del DVR o mancanza di dispositivi di protezione individuale), sono previste delle sanzioni che per infortuni gravi o mortali, può essere sospesa anche fino a un anno. È importante anche conoscere come ottenere questo documento. La richiesta può essere fatta presso le sedi territoriali dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro che rilasceranno la patente in formato digitale. Il sistema della patente a punti, ormai in vigore da un mese abbondante, è nato con il preciso scopo di migliorare la sicurezza sui posti di lavoro, in particolar caso nel settore edile, allo stesso tempo penalizzando le violazione e incentivando un comportamento più responsabile da parte delle imprese e dei lavoratori autonomi.
ServiziEdilizia, la patente a punti rivoluziona il settore