Investimenti immobiliari in Italia: crescita del 47% nel 2024, ottimismo per il 2025

Il mercato immobiliare commerciale italiano chiude il 2024 con un aumento del 47%, con previsioni positive per il 2025.

Mirko Baldini, Ceo Italy di CBRE

Mirko Baldini, Ceo Italy di CBRE

Con un volume di investimenti di quasi 10 miliardi, il 2024 del commercial real estate nostrano si è chiuso con un incremento del 47% rispetto al 2023, confermando l’Italia in una posizione di assoluto rilievo tra i principali mercati europei, dove si respira anche per il 2025 un generale ottimismo degli investitori, nonostante una diffusa preoccupazione legata in primis all’instabilità geopolitica degli ultimi mesi. È lo stato dell’arte emerso dall’ultimo Market Outlook di CBRE, leader globale nella consulenza e nei servizi immobiliari, discusso nell’edizione 2025 di Perspective, appuntamento annuale per investitori, media e addetti ai lavori, alla sua decima edizione. "L l’Italia, con il quarto risultato annuale più alto di sempre, si posiziona tra i Paesi di punta su cui investire – ragiona Mirko Baldini, Ceo Italy di CBRE –. In dieci anni il volume totale degli investimenti nel Commercial Real Estate ha sfiorato i 100 miliardi di euro complessivi, con un aumento del 74% del numero di transazioni dal 2015 al 2024. Numeri che lanciano il mercato italiano verso previsioni certamente positive anche per questo nuovo anno".

Oltre agli ottimi numeri del 2024, la visione sul 2025 emerge dall’Italian Investor Intentions Survey di CBRE, indagine annuale sul sentiment tra oltre 230 investitori attivi sul mercato italiano, tra fondi di investimento, istituti di credito, banche, privati e altri soggetti istituzionali in Italia e in Europa.

Secondo lo studio, il 75% degli investitori si dichiara "ottimista" e "fiducioso" che la ripresa delle attività di investimento sia già in corso e destinata a consolidarsi nel 2025. Tanto che il 64% degli investitori si dice pronto ad aumentare le acquisizioni nel corso dell’anno.

"Assistiamo a un circolo virtuoso innescato dalla normalizzazione delle politiche monetarie e dalle buone performance dei mercati occupier – spiega Giulia Ghiani, Head of Research & Data Intelligence Italy di CBRE –. Grazie ai processi di repricing degli scorsi anni e alle buone prospettive sull’andamento dei tassi d’interesse, il mercato offre oggi ottimi entry point, alimentando l’entusiasmo".

La survey indica gli orientamenti degli investitori per il 2025: interesse crescente per i settori Living (dal 26% nel 2024 al 28% nel 2025), Hotel (dal 16% al 18%) e Retail, che oltre a crescere del 236% nel 2024 come volumi di investimento, convince di più gli investitori per il 2025 (passando dal 7% all’11%). L’asset class che rimane più richiesta è ancora Industrial&Logistics, con il 29% delle preferenze.

Si conferma il crescente interesse degli investitori verso l’Operational Real Estate (OPRE) settore che nell’ultimo biennio ha raggiunto quota 2,8 miliardi di euro, in crescita del 16% sul biennio precedente. È il 70% degli investitori a dirsi interessato a dedicarsi al segmento OPRE, soprattutto per le asset class Purpose-Built Student Accommodation, Data Centres e Healthcare.

"L’Operational Real Estate rappresenta un insieme di asset class dinamiche e strategiche per gli investitori, grazie alla sua capacità di generare valore attraverso la gestione attiva e l’innovazione dei servizi – spiega Silvia Gandellini, Head of Capital Markets Italy in CBRE –. In un contesto di mercato in evoluzione, settori come student housing, hospitality e healthcare offrono opportunità significative perché allargano il concetto di investimento immobiliare in senso stretto, rispondendo a una domanda sociale strutturalmente solida, senza rinunciare ai ritorni finanziari".