L’IA non ruberà il lavoro agli agenti: lo cambierà

Paolo Giabardo, direttore generale di Immobiliare.it, esprime fiducia nell'intelligenza artificiale come co-pilota nel settore immobiliare, sottolineando l'importanza dell'elemento umano e la necessità di investimenti mirati.

Paolo Giabardo, direttore generale della società Immobiliare.it

Paolo Giabardo, direttore generale della società Immobiliare.it

L’intelligenza artificiale "avrà un grande futuro, però sono convinto che lo avrà in termini di “co-piloting“, quindi con il ruolo di coadiuvare l’umano". Parola di Paolo Giabardo, direttore generale di Immobiliare.it, nell’intervento al “Re Italy meeting 2024“ organizzato nella Borsa di Milano da Monitorimmobiliare proprio sul tema dell’impatto dell’AI per il settore immobiliare. Un impatto che non dovrebbe intaccare l’occupazione e il lato "umano" del settore. Perché "il tuo lavoro non sarà preso dall’AI, ma da uno che sa usare l’AIÂ", ha suggerito alla platea Giabardo. "Negli ultimi anni tante innovazioni tecnologiche sono arrivate sul mercato, promettendo rivoluzioni che non sono mai arrivate. Ne ricordo due: Crypto e 3D Printing", ha argomentato il dg.

"Gli investimenti non sono piccoli, sono enormi e bisogna avere un po’ di accortezza nel capire quali saranno poi i ritorni. Nell’addestramento del nostro GPT, uno dei primi al mondo, abbiamo speso circa mezzo milione di euro", ha confidato. Il cambiamento di paradigma delle AI generative potrebbe avvenire nel modo in cui una persona cerca un immobile online. "Oggi diamo per scontato il modo in cui Google ci ha abituati a cercare", è il paradigma in cui "abbiamo investito milioni". Ma se il paradigma di ChatGPT - in cui fai una ricerca conversazionale, non più con link tra cui scegliere - dovesse prendere piede, "spazzerebbe via tutti i nostri sforzi" per adattarsi allo standard di Google. Ma la criticità della ricerca di un immobile con una AI generativa, per Giabardo, è che una persona non vuole che un chatbot scelga per lei, ma di solito vuole vedere tutte le opzioni disponibili e poi scegliere: "Non compro una casa perché un chatbot mi dice che è una buona idea, se non c’è l’elemento umano". Non mancano, pero, gli elementi positivi. "La prima domanda può essere se il bagno nella foto è o non è quello padronale" o se "siamo disponibili a fare visitare l’immobile nel fine settimana: tutte risposte che può gestire un chatbot" 24 ore al giorno, lasciando al lato umano "compiti più elevati".