ANDREA GIANNI
Servizi

Piccolo è bello, il revival degli uffici: "Spazi flessibili e funzioni multiple"

Storici edifici del centro cambiano volto, da San Nicolao agli investimenti di Axa per Vetra Building "Opere d’arte e spazi aperti alla città". Exploit dei coworking, soluzione non solo per freelance.

Storici edifici del centro cambiano volto, da San Nicolao agli investimenti di Axa per Vetra Building "Opere d’arte e spazi aperti alla città". Exploit dei coworking, soluzione non solo per freelance.

Storici edifici del centro cambiano volto, da San Nicolao agli investimenti di Axa per Vetra Building "Opere d’arte e spazi aperti alla città". Exploit dei coworking, soluzione non solo per freelance.

Uffici che diventano "punti di aggregazione per funzioni diverse", con nuovi usi e iniziative che creano un mix nel centro di Milano. Turisti, impiegati, pendolari, studenti, negozi e servizi pubblici. Zone come San Babila, Brera, corso Sempione, il nucleo storico di Milano, mantengono intatto il loro appeal per imprese, multinazionali, studi legali e professionisti in cerca di sedi di prestigio. E le quotazioni restano alle stelle. Spazi più piccoli, rispetto ai mega centri direzionali sorti in altre zone di Milano e nell’hinterland, e flessibili. "L’evoluzione delle forme del lavoro contemporaneo ha innescato una ridefinizione dell’identità degli ambienti office, che oggi diventano sempre più contenitori di relazioni e acceleratori di idee supportati da servizi e facility", osserva l’architetto Massimo Roj, Ceo e founding partner di Progetto CMR. "Ambienti concepiti all’insegna della trasversalità e dell’ibridazione – prosegue – e perciò sempre più lontani dalla rigidità distributiva e funzionale dell’ufficio tradizionale. In particolare, nel centro storico di Milano, gli uffici diventano sempre più punti di aggregazione per funzioni diverse: uffici multi-tentant, multi servizi e aperti al territorio. Diventano luoghi dove le persone possono trovare un’interlocuzione diretta, e quindi vediamo come anche i piedi degli edifici si aprano sempre più con funzioni a servizio dei lavoratori, ma anche delle persone che vivono quel contesto, a servizio del quartiere".

Un’idea per sfruttare al meglio anche edifici che non hanno un pieno utilizzo, come "plessi scolastici, o building a uso pubblico, che a una certa ora perdono la loro funzione e invece possono continuare a vivere aprendosi al territorio. Lo stesso vale per gli uffici, che dopo l’orario aziendale, possono ospitare nuove funzioni, per esempio la formazione – conclude l’architetto – ma anche in alcuni casi la parte sanitaria distribuita, come i centri analisi". Il centro storico di Milano, quindi, come terreno per sperimentare nuove concezioni di uffici. Anche per questo Covivio ha scelto il nucleo storico della città per lanciare i suoi spazi di coworking Wellio, scelti non solo da freelance e liberi professionisti ma anche da imprese che cercano spazi flessibili, rispondendo anche alle esigenze di un mix fra lavoro in presenza e smart working. Un mondo in costante evoluzione, con progetti che modificheranno il volto e le funzioni di storici edifici del centro. Tra questi il progetto di riqualificazione San Nicolao, in piazzale Cadorna 3: Progetto CMR ha realizzato la riqualificazione dell’edificio di 10mila metri quadrati per preparare l’involucro del nuovo quartier generale di Luxottica.

Costruito negli anni ’60, l’edificio "è stato ridefinito interpretando al meglio le esigenze del cliente, attraverso un design che si sviluppa dall’interno verso l’esterno e l’introduzione di una nuova immagine con chiari riferimenti al razionalismo milanese". Tra le altre opere firmate da Progetto Design & Build, società specializzata nella realizzazione di spazi di lavoro di ultima generazione del gruppo Progetto CMR International, la nuova sede di rappresentanza della società Vam Investment in via Manzoni, la sede Tinexta in piazza Vetra. Poi c’è l’operazione firmata dalla società di architettura Il Prisma, con investimenti milionari messi in campo da Axa Im Alts, il ramo immobiliare del colosso assicurativo francese, che si sono concentrati in un’area centrale scommettendo sulla nuova linea della metropolitana M4. Uffici in grado di ospitare circa duemila persone in un’area per anni abbandonata al degrado, a pochi passi dalle Colonne di San Lorenzo e dal Parco delle Basiliche. La riqualificazione del palazzo costruito negli anni ’60 su progetto dell’architetto Ferdinando Reggiori come nuova sede dell’esattoria civica di Milano ha seguito una ricetta fatta di sostenibilità, scelte che "scardinano l’austerità dell’edificio" e suggestioni artistiche, cambiando il volto della zona.