Riforma del Testo Unico per l'Edilizia

Novità / Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha avviato una consultazione pubblica per riordinare le norme relative alle costruzioni

Il Testo Unico per l'Edilizia definisce le regole fondamentali da seguire per le attività

Il Testo Unico per l'Edilizia definisce le regole fondamentali da seguire per le attività

Il Testo Unico per l'Edilizia definisce le regole fondamentali da seguire per le attività in ambito edile. Da quando è stato emanato, tale documento ha subito una serie di modifiche, talvolta anche molto rilevanti e impattanti sull'attività professionale del tecnico e, più in generale, di tutti gli attori delle costruzioni (imprese, committenti, subappaltatori, stazioni appaltanti e così via). Nell’ottica di questa variabilità di fondo, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è di recente giunto alla conclusione che occorra nuovamente riordinare e semplificare la disciplina in materia di edilizia e costruzioni. E così, dall’inizio di questo mese, ha avviato una consultazione pubblica per la semplificazione normativa in edilizia e urbanistica. Per facilitare l’esame delle proposte che potranno essere trasmesse da enti, operatori e soggetti coinvolti a vario titolo - si sottolinea dal Ministero - sono stati individuati 20 temi prioritari, che costituiranno la base di partenza. Gli stakeholders sono pertanto invitati a partecipare, selezionando un numero massimo di tre argomenti in ordine di priorità. Tra i temi principali, ecco l’inquadramento dei vincoli derivanti dalla disciplina statale in rapporto alle competenze regionali, la semplificazione legislativa tra normativa primaria, secondaria e regionale, il riordino e la revisione delle tipologie di intervento edilizio (edilizia libera, manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, nuova costruzione, ristrutturazione urbanistica), la revisione della disciplina della demo-ricostruzione tra la disciplina edilizia e urbanistica e la razionalizzazione dei titoli abilitativi relativi a ciascuna delle tipologie di intervento edilizio. Verrà data la priorità, inoltre, alle semplificazioni procedurali per il rilascio o la formazione dei titoli abilitativi, alla definizione delle diverse tipologie di difformità (assenza titolo, totale difformità variazione essenziale parziale difformità e tolleranze) e alla distinzione tra procedure e titoli abilitanti l’intervento, ovvero in sanatoria. Spazio poi alla semplificazione della disciplina in materia di cambi di destinazione d’uso (fattispecie e procedimento) in relazione alle diverse tipologie di immobili e zone territoriali omogenee e allo stato legittimo immobiliare e relativi titoli legittimanti, nonché all’individuazione di strutture di supporto ai Comuni nell’ambito dello svolgimento delle funzioni in materia edilizia. Tra le priorità decise, anche quella che riguarda le normative tecniche delle costruzioni, l’aggiornamento della disciplina in materia di costruzioni e coordinamento con la disciplina edilizia e il coordinamento della disciplina edilizia e urbanistica. Infine, eccoci alla digitalizzazione delle procedure, alla istituzione dell’anagrafe e del fascicolo digitale delle costruzioni e interoperabilità delle banche dati, alla rigenerazione urbana, con relativo accento posto sulla razionalizzazione della disciplina relativa alla gestione di immobili abusivi, sulla semplificazione della disciplina delle sanzioni, sulla razionalizzazione delle agevolazioni tributarie in caso di interventi abusivi e sul coordinamento normativo della disciplina del Testo Unico con la disciplina secondaria sulle definizioni. In relazione a questi argomenti, i partecipanti potranno indicare criticità e possibili soluzioni. Il primo aspetto riguarderà dunque la comunicazione dei principali aspetti problematici riscontrati in sede operativa rispetto all’argomento volta per volta individuato dallo stesso partecipante, mentre per quanto riguarda le possibili soluzioni, si potranno proporre linee di indirizzo normativo finalizzate a fornire soluzioni alle criticità evidenziate. La consultazione dei soggetti coinvolti a vario titolo sul dossier terminerà il 21 febbraio 2025.