Unicredit si trasferisce: nuovo Campus nell'ex Scalo Farini a Milano

Unicredit lascia piazza Gae Aulenti per trasferirsi nell'ex Scalo Farini, guidando una rigenerazione urbana a Milano.

Unicredit lascia piazza Gae Aulenti per trasferirsi nell'ex Scalo Farini, guidando una rigenerazione urbana a Milano.

Unicredit lascia piazza Gae Aulenti per trasferirsi nell'ex Scalo Farini, guidando una rigenerazione urbana a Milano.

di Andrea GianniMILANOLa sfida è imponente, e cambierà il volto di una storica area di Milano. Unicredit lascerà piazza Gae Aulenti per trasferire tutti i suoi uffici nell’ex scalo ferroviario Farini, dove sorgerà tra le altre strutture il nuovo Campus del colosso. Un percorso che ha mosso i primi passi nel 2023 quando Unicredit, supportata da Prelios e Hines, si è aggiudicata la gara indetta da FS Sistemi Urbani per la cessione di due aree ferroviarie dismesse nella città di Milano - Scalo Farini e Scalo San Cristoforo, per una superficie totale di circa 620mila metri quadrati - in cui l’istituto "guiderà una delle più rilevanti iniziative di rigenerazione urbana in Europa" sostenendo il futuro sviluppo della città.

All’epoca Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit, aveva parlato di "una testimonianza di impegno per il futuro dell’Italia e per le potenzialità di Milano" e "un esempio tangibile di come viviamo il nostro obiettivo di far progredire le comunità". E poi: "Questa opportunità ci permette di fornire alla città simbolo della nostra sede lo spazio per realizzare alloggi a prezzi accessibili, residenze per studenti, investimenti rigenerativi sociali e sostenibili di cui il nuovo Campus Unicredit costituirà una parte importante, rendendo questo un investimento non solo per l’oggi, ma per il futuro a lungo termine". Per portare avanti l’operazione era stato creato un fondo di investimento gestito da Prelios SGR, in cui Unicredit è l’unico investitore e garante del venditore (attraverso il rilascio di una propria garanzia bancaria). Le attività di sviluppo del Campus sono state affidate ad Hines, con la stima fissata nel 2023 di sette anni come arco temporale per realizzare le opere. Una scadenza al 2030 che porta a spingere sull’acceleratore, mentre il progetto va avanti per disegnare il nuovo quartier generale, destinato a un bacino di oltre cinquemila dipendenti della banca.

Verranno trasferiti nell’ex scalo Farini, infatti, gli uffici di Lampugnano e Cologno Monzese, ma soprattutto quelli in piazza Gae Aulenti, di proprietà di Coima, che l’istituto di credito occupa dal 2013, quando scelse le nuove torri come sede centrale. Nel 2030 scadrà il contratto d’affitto, e l’obiettivo è avere il nuovo quartier generale disponibile entro quella data, per poter portare a termine l’imponente trasferimento di persone e funzioni. E i grattacieli in Gae Aulenti torneranno quindi nelle disponibilità di Coima.

Unicredit ha già lasciato in passato la Torre B, subaffittando gli spazi ad altre società. L’appeal di un’area di grande prestigio è dimostrato dal fatto che nell’arco di pochi mesi è stata raggiunta la piena occupazione, e lo stesso potrebbe succedere in futuro anche per gli altri uffici in Porta Nuova, dove già oggi la domanda supera gli spazi disponibili e in via di sviluppo nei prossimi tre anni. Un piano di razionalizzazione degli spazi che tiene conto anche della diffusione dello smart working, divenuto strutturale nella maggior parte delle grandi imprese, con la conseguente mutazione delle necessità. Il futuro dell’ex scalo Farini, quindi, è un capitolo ancora tutto da scrivere. "Questa iniziativa – era l’auspicio espresso da Orcel alla chiusura della maxi-gara aggiudicata da Unicredit – metterà Unicredit in prima linea nella più importante opera di rigenerazione urbana degli ultimi anni, lasciando un segno nello sviluppo della comunità".