Milano – È online la lezione tenuta da Serena Giacomin, fisica dell’atmosfera e meteorologa, presidente dell’Italian Climate Network, durante il primo appuntamento della Sustainability Winter School, la scuola di alta formazione per amministratori pubblici organizzata dal Gruppo Cap sulle tematiche della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare.
“Tutti gli enti e le agenzie mondiali – ha detto Giacomin durante la sua lezione – sono concordi nel definire il 2023 l’anno più caldo da quando si effettuano le rilevazioni. E se guardiamo all’andamento delle temperature dal 1850 a oggi ci rendiamo conto di quanto la tendenza sia preoccupante. Con questo ritmo di crescita i modelli matematici ci indicano che nel 2100 la temperatura media globale sarà aumentata di poco sotto i 3°C, ben oltre la soglia critica dell’1,5°C”.
Durante il suo intervento Giacomin ha cercato poi di segnare un percorso utile agli amministratori che chiedevano come pianificare interventi efficaci: “Non esiste un’unica soluzione, ma un’insieme di misure di mitigazione delle emissioni da un lato e di adattamento agli effetti della crisi climatica dall’altro. Quello che è importante è essere consapevoli che la soluzione non arriverà dall’evoluzione tecnologica nel futuro, ma dagli strumenti che già adesso abbiamo a disposizione e che dobbiamo mettere subito in campo”.