Ammonta a 140 milioni di euro il fondo MISE per sostenere le imprese rimaste chiuse a causa dell’emergenza pandemica. In particolare, i teatri, le sale da concerto e altre strutture artistiche potranno richiedere fino a 12 mila euro. «È un provvedimento doveroso, promesso alle categorie che sono state costrette a restare chiuse per legge» − ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, presentando il fondo da 140 milioni −. «È giusto che discoteche, palestre e altre realtà in condizioni simili abbiano uno strumento speciale avendo pagato un prezzo più alto a causa dei cambiamenti imposti dalle regole restrittive contro il Covid. In occasione degli incontri al Mise, ma anche in altri contesti, questa necessità e urgenza era venuta fuori in maniera determinante. Iniziamo con questo fondo, 140 milioni, che però può essere rifinanziato se sarà necessario». L’Agenzia delle Entrate comunicherà i termini per l’avvio delle richieste dei beneficiari. Questi i requisiti alla data di presentazione della domanda: essere titolari di partita IVA, essere residenti o stabiliti sul territorio italiano e non risultare in stato di crisi al 31 dicembre del 2019, secondo le regole per la concessione degli aiuti di stato. Le attività devono, inoltre, aver registrato una chiusura protratta per almeno cento giorni (ovvero quattro mesi), nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 23 luglio, avere registrato perdite di fatturato a causa delle chiusure prolungate e rientrare nel codice Ateco 90.04.00. Ammonta invece a cinque milioni di euro il sostegno del Ministero della Cultura per riavviare la ripresa della programmazione teatrale. La cifra stanziata, quota parte del fondo emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo, è destinata a campagne di comunicazione e di informazione. Le risorse, assegnate alla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, sono divise in due sottoquote da 2,5 milioni di euro per il cinema e 2,5 milioni di euro per lo spettacolo. La stessa Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, in sinergia con la Direzione Generale Spettacolo e Cinecittà, promuoverà la diffusione di campagne di comunicazione per incentivare il ritorno al cinema e a teatro in assoluta sicurezza. Anche le Regioni si sono mosse, stanziando contributi destinati al sostegno del settore teatrale. La misura Stanziati ben dieci milioni Ammonta a dieci milioni di euro il regime approvato dalla Commissione Europea a norma del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno delle imprese teatrali e dello spettacolo dal vivo. La misura, che assumerà la forma di un credito d’imposta, è destinata a quelle imprese che, nel 2020, hanno subito un calo del fatturato rispetto al 2019. Il regime, che sarà concesso entro il 31 dicembre 2021, non supererà gli 1,8 milioni di euro per beneficiario. Lo scopo della misura è attenuare le improvvise carenze di liquidità che i beneficiari ammissibili devono affrontare a causa della pandemia di coronavirus e delle misure restrittive che il governo italiano ha dovuto attuare per limitare la diffusione del virus. La Commissione ha concluso che la misura è necessaria, in linea con l'articolo 107, paragrafo 3, lett. b), del TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo.
TeatriIl sostegno al settore: fondo MISE e contributi da parte delle Regioni