
Lamberto Rubini, ideatore di Flora et Decora
“Flora et Decora”, fiera del florovivaismo, artigianato ed enogastronomia, torna dal 4 al 6 aprile, ore 10-20, ingresso gratuito, nella storica sede, negli spazi antistanti la Basilica di Sant’Ambrogio, dove la concepì l’ideatore Lamberto Rubini.
Affidarsi al Santo patrono di Milano (e anche di api e apicultori) è più sicuro che non alla benevolenza di soggetti privati o pubblici che affittano spazi per eventi onde trarne il massimo ricavo?
"Profonda, per la verità, è la sintonia con Ambrogio, che scrisse pure della bellezza di un campo fiorito, equiparata alla bellezza di grazia e benedizione divine: “Si pascono gli occhi del dolce spettacolo di viole purpuree, gigli candidi, rose rutilanti...”, Exameron, 3,36".
Dall’omelia, per favore, un facile rimando agli espositori?
"Proprio con “Le Rose di Firenze” ci sarà una splendida esposizione di rose da giardino antiche e vintage: “Félicité Parmentier“, “La Reine Victoria“, Rosa Ballerina, giusto per identificarne qualcuna".
Il ritorno de “Il Peccato Vegetale” avrà pure la benedizione di monsignor Carlo Faccendini abate di Sant’Ambrogio?
"Con grade piacere io rivedo i gentilissimi coltivatori del curatissimo vivaio di Usmate Velate riportarci i loro gerani di ogni tipologia. Ma certo tutta la fiera favorirà l’afflusso di visitatori-pellegrini. Almeno un cero o un fiore non pochi, che di una benedizione necessitano, entreranno nella basilica ad offrirli alla Madonna, o a un Santo".
Nell’Atrio di Ansperto quanti florovivaisti?
"Saranno 19, ognuno con produzioni specifiche che li distinguono: degnamente ospitati nel monumentale Atrio con archivolto e architrave occupati da motivi vegetali con figurette di animali, che si ricollegano al motivo classico del tralcio abitato".
Del Pelargonium tomentosum (coltivato dal Peccato Vegetale) le foglie fritte in pastella risultano antipasto stuzzicante. Ma “Ristora”, terza declinazione della manifestazione, è spostata in piazza.
"Ovvio, e come new entry mi lasci citare B-ORTO, micro azienda di Gemona del Friuli che produce conserve derivate da Peperoncini piccanti: 300 varietà hanno in collezione, ogni anno ne coltivano cento appartenenti a cinque specie diverse".
Tra le soluzioni creative e sostenibili di “Decora”, pure in piazza, un esempio tra quanti esercitano dalle nostre parti?
"Rossella Schiavini, scultrice-ceramista formatasi da adulta in atelier-laboratori milanesi, sviluppando la sua passione artistica in parallelo all’attività professionale di manager nel settore della finanza. Oggi, però, risiede buona parte dell’anno nel suo “aRtelier” a Egro di Cesara, piccolissimo borgo in pietra tra le colline sulla sponda occidentale del lago d’Orta".
Charity partnership riconfermata?
"Sì, con Catene in Movimento, l’associazione che dal 2017 lavora presso il carcere di Bollate per favorire l’inclusione. Nei tre giorni di “Flora et Decora” ci mette a disposizione ragazzi per il trasporto degli acquisti, diffusione di dépliant, pulizia".
Rubini, lei andrà in piazza?
"Certo, per la Garden school, il pomeriggio del 4 aprile. Tavola rotonda coordinata dal giornalista del verde e dell’ambiente Gaetano Zoccali. Occasione per incontrare guru della botanica orticola e delle scienze".
Un nome?
"Il professor Giulio Senes, Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, esperto di giardini terapeutici. Ha elaborato e sviluppato il progetto del Giardino Alzheimer del Trivulzio, spazio verde destinato alle persone affette da questo morbo, nei pressi del nucleo Alzheimer dell’Istituto".
Attesa anche Elena Grandi, assessora all’Ambiente del Comune di Milano. Urge appello per una più civile manutenzione di aiuole pubbliche, sporche, rinsecchite, inselvatichite, è d’accordo?
"Assolutamente sì, ma faccio appello anche alla coscienza dei cittadini per un maggior rispetto degli spazi verdi urbani. Da sviluppare attraverso campagne educative. E campagne di adozione del verde pubblico, volontariandosi alla manutenzione. Come “Padrini” e “Madrine” soprattutto possono candidarsi associazioni e aziende e banche e studi professionali, aderendo all’avviso pubblico “Adotta il Verde”, che forse non è abbastanza pubblicizzato".