DIEGO VINCENTI
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Gli spettacoli per tutti. La seconda giovinezza del teatro trasversale tra classici e commedie

Il direttore Alessandro Arnone traccia la rotta della nuova stagione "Spettacoli di alta qualità, grandi nomi, il ritorno di Salemme e per salutare questo splendido 2024 il musical “Tootsie“".

Gli spettacoli per tutti. La seconda giovinezza del teatro trasversale tra classici e commedie

Gli spettacoli per tutti. La seconda giovinezza del teatro trasversale tra classici e commedie

Il salotto buono di Milano. Lo si dice sempre quando si parla del

Manzoni. Ma d’altronde è un fatto che si sta comodi, in poltrona, un po’ elegantini. In compagnia dei grandi nomi della prosa. E così sarà anche nella prossima stagione. A conferma degli ottimi risultati della direzione di Alessandro Arnone. Che da anni ormai punta su progetti solidi, fra classici e commedie contemporanee. All’interno però di un bouquet di cartelloni che coinvolgono anche proposte più particolari, serate di cabaret e spettacoli per famiglie.

Arnone, come è andata la stagione?

"Da record. Dopo il Covid abbiamo assistito a un continuo successo, grazie al pubblico che ci sceglie con passione e al desiderio di ritrovare quella socialità a lungo negata. Non nascondo che avevamo grandi preoccupazioni. Ma evidentemente quest’arte vecchia di millenni ha le spalle molto più larghe di quello che pensiamo. E per quanto riguarda il Manzoni, assistiamo a una vera e propria nuova giovinezza".

Cosa hanno apprezzato gli spettatori?

"Proponiamo sempre un questionario piuttosto analitico per avere indicazioni su come proseguire. Un questionario che il nostro pubblico compila con sorprendente attenzione. E che anche quest’anno ha messo in risalto un gradimento complessivo molto alto, con un picco massimo guadagnato da “Perfetti sconosciuti“ di Paolo Genovese. Un lavoro che ha creato un entusiasmo pari solo a “Penso che un sogno così“ di Beppe Fiorello, nella stagione 2014/2015. Ma tutti i titoli sono andati benissimo, compresi gli appuntamenti dei cartelloni Extra, Ridere alla grande e Family".

I bimbi hanno cominciato a riempire il Manzoni.

"Sì, ogni sabato pomeriggio. E credo sia un risultato incredibile. È da loro che bisogna partire, in tutti i sensi".

Come descriverebbe il prossimo anno?

"Ricco, visto che proponiamo otto titoli e altri nove fuori abbonamento. In linea con quello che stiamo facendo da molte stagioni, ovvero costruire un teatro che sia casa per generi diversi, dove ci si muova soprattutto fra classici e progetti contemporanei affidati ai grandi nomi. Credo che per Milano il Manzoni rappresenti proprio questo: un palcoscenico trasversale, aperto a tutti".

È orgoglioso per qualcosa in particolare?

"Non è un’operazione scontata riuscire a portare da noi Umberto Orsini e Franco Branciaroli per “I ragazzi irresistibili“ di Massimo Popolizio. Fosse solo per il loro legame con un altro teatro di Milano piuttosto famoso… Ma credo che Branciaroli sia rimasto soddisfatto di come ha potuto lavorare qui per “Il mercante di Venezia“ e questo ha aiutato nel creare una situazione in cui si sentissero accolti, coccolati, seguiti. Ma sono tanti i progetti di qualità".

Ce ne dica qualcuno.

"Dal Neil Simon con Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio, a “Magnifica presenza“ di Ozpetek; dal ritorno di Vanessa Incontrada a Carlo Buccirosso, fino a un attore che amo molto: Alessio Boni. Anche se il titolo “Iliade – Il gioco degli dei“ mi aveva all’inizio un po’ spaventato. In realtà è uno spettacolo bellissimo".

Tornerà anche Vincenzo Salemme.

"Sì, con “Natale in casa Cupiello“ e abbiamo già un accordo per il nuovo lavoro sulla stagione successiva. E poi ci sarà spazio per un vero e proprio musical: “Tootsie“ di Massimo Romeo Piparo, con protagonisti Paolo Conticini ed Enzo Iacchetti. L’abbiamo inserito a Capodanno. Sarà una festa".