I 75 anni di Macelleria Pellegrini. Cultura della carne, oltre le mode

Dal piccolo negozio al grande laboratorio con ristorante e la seconda bottega "L’accoglienza è un valore, per instaurare un rapporto di fiducia con il cliente".

I 75 anni di Macelleria Pellegrini. Cultura della carne, oltre le mode

Entrare nella macelleria Pellegrini è come fare un salto indietro nel tempo: dal 2007 è ufficialmente una Bottega Storica di Milano e quest’anno la famiglia Pellegrini ha celebrato 75 anni di attività, segnati da qualità dei prodotti e passione per il mestiere. Tutto inizia con Vittorio Pellegrini, che nel 1949 si trasferisce dal Veneto a Milano e apre la sede in via Spallanzani, allora piccola macelleria equina. Si uniscono a lui prima la moglie Milena e, a inizio anni ’80, il figlio Giorgio che gestisce ancora oggi l’attività con l’aiuto di una giovane brigata e dei suoi figli. La bottega è cresciuta insieme alla città: da 30 metri quadrati fino agli attuali 200, con metà dello spazio dedicato a laboratori, celle frigorifere e sala per la stagionatura dei salumi.

Ma perché Pellegrini nasce come macelleria equina? È per via di un regio decreto del 1932, in vigore fino al 2005, che imponeva la vendita della carne di cavallo in spazi separati rispetto agli altri tipi di carne. Dal 2005 la macelleria ha però deciso di ampliare l’offerta di carni per soddisfare tutti i gusti dei clienti. La loro carne di cavallo è di origine polacca, rinomata per la qualità, il manzo invece da Polonia, Germania, Finlandia e Stati Uniti. Pellegrini vanta oggi oltre 70 prodotti artigianali diversi con la possibilità di modificare ricette a seconda di gusti, allergie o intolleranze. La cosa che differenzia davvero la macelleria Pellegrini è l’aria familiare che si respira al suo interno. Subito si percepisce la voglia di Giorgio e della brigata di raccontare i prodotti al cliente, aiutarlo nella scelta, renderlo un consumatore consapevole e instaurare un rapporto di fiducia. Una delle innovazioni più apprezzate introdotte dallo stesso titolare è il “pranzo in macelleria“, format nato nel 2009, da martedì a sabato: la macelleria offre ampia varietà di preparazioni, sia cotte che crude, accompagnate da un buon bicchiere di vino da gustare direttamente in negozio scegliendo dal fornitissimo bancone. Così la clientela è sempre più giovane. E nel 2020 la macelleria si è allargata con l’apertura della seconda sede in via Pacini, a dimostrazione del successo. La sede in via Spallanzani rimane la base operativa, dove hanno sperimentato, innovato e anche sbagliato. Quella in via Pacini è la nuova creatura, dice Giorgio, frutto di esperienze e apprendimenti. Ma la Macelleria Pellegrini non è solo un luogo dove acquistare carne, è anche un punto di ritrovo per gli appassionati di cucina. Le lezioni dell’Accademia della Carne, infatti, sono pensate per insegnare ai clienti a riconoscere e a scegliere i tagli giusti per le preparazioni, ma anche per valorizzare i tagli più “poveri“ e a preparare ricette tradizionali ormai dimenticate.

Elena Capilupi