Il gioco dell’amore e del caso. I segreti della metafisica del cuore nella splendida Parigi di Marivaux

Una commesia che assomiglia a un prezioso ingranaggio fra travestimenti, inganni e legami nascosti "Linguaggio usato in tutte le sue potenzialità. Il teatro non può e non deve uniformarsi al quotidiano".

Il gioco dell’amore e del caso. I segreti della metafisica del cuore  nella splendida Parigi di Marivaux

Il gioco dell’amore e del caso. I segreti della metafisica del cuore nella splendida Parigi di Marivaux

Il gioco dell’amore e del caso di Pierre Carlet de Chamblain de Marivaux è una commedia teatrale molto simile a un prezioso ingranaggio. Questo capolavoro, esaltato come uno dei vertici della drammaturgia francese, cattura l’attenzione degli spettatori con un intricato intreccio di travestimenti, inganni e amori segreti. In questa vera e propria commedia degli equivoci, Marivaux mette in scena il classico scambio di ruoli, quello tra padroni e servi, che, pur proponendosi uno scopo chiarificatore, non porta altro se non ulteriori complicazioni di sentimenti e relazioni. La giovane Silvia, consapevole della difficoltà di trovare il ‘marito perfetto’, tanto più che i cosiddetti ‘ottimi partiti’ si trasformano ben presto, tra le mura domestiche, in individui dispotici, privi di spirito e di gentilezza, attende con timore l’arrivo dell’uomo che il padre ha scelto come suo sposo. Nasce così in lei il desiderio di poterlo osservare ‘da una certa distanza’, prendendo il posto della sua cameriera, Lisetta, la quale a sua volta indosserà i panni della padrona. Non sa però che Dorando, per lo stesso motivo, ha deciso di fingersi servitore, affidando al servo Arlecchino il compito di impersonarlo. La commedia si conclude con un doppio matrimonio tra Silvia e Dorando e tra Arlecchino e Lisetta. Tra dialoghi e continui malintesi, il grande autore francese riesce a offrirci una commedia divertente, brillante, con momenti esilaranti non privi di una comica suspense. Riuscirà l’amore a trionfare sull’egoismo, sui pregiudizi e sugli ostacoli che il destino si diverte a innalzare?

Rappresentato per la prima volta nel 1730 dalla Comédie italienne, il testo esplora le sfumature dell’amore attraverso lo scambio di ruoli tra i personaggi, offrendo una vivace girandola di emozioni e colpi di scena. L’opera, ambientata a Parigi, si distingue per la brillantezza delle interpretazioni e la profondità psicologica dei personaggi. Attraverso questa commedia, Marivaux offre uno sguardo penetrante sulla metafisica del cuore, evidenziando il trionfo della passione sull’egoismo e le convenzioni sociali, incantando il pubblico con il suo intrigo avvincente e la sua raffinata analisi dell’amore e della società.

"Quando faccio teatro la prima cosa, per il mio lavoro, è avere a disposizione una lingua che possa produrre un suono coerente con il testo e con il dispositivo che il testo mette in atto, inizialmente sulla pagina scritta e in un secondo momento nella trasposizione organica per la voce – spiega il regista Antonio Syxty – Mi capita spesso nella vita quotidiana di notare come spesso scegliamo a caso le parole che pronunciamo per comunicare. Il più delle volte usiamo le parole con trascuratezza, approssimazione, perché ciò che ci preme è comunicare, ma nello stesso tempo usiamo il dispositivo verbale senza la consapevolezza della sua ricchezza e potenzialità allegorica, semantica, metaforica. Il teatro non può e non deve uniformarsi al quotidiano"