Un tour de France a filo d’acqua, su Marna, Rodano, Loira, canal du Midi... in compagnia di Georges Simenon, è l’ultima sorpresa di Adelphi: “Una Francia sconosciuta”.
Ma l’editor Ena Marchi l’ha esplorata anche dal vivo?
"Non ho ripercorso il viaggio per intero. Però a Sète, tra Mediterraneo, canali e laguna di Thau, gli amici mi hanno confermato il persistere di quel che Simenon descrive. E consiglia".
Perché?
"Per conoscere la vera Francia: “Paesini e città di solito mostrano alla strada il didietro, mentre la faccia è dal lato dell’acqua!”, spiega, scusandosi per il paragone".
Appunto, “la Francia sorridente”, come titola un capitolo. E foto deliziose illustrano.
"Francia familiare e piena di risorse. Dove tutto trasudava gioia di vivere. Sugli argini le lavandaie ridevano a crepapelle. E per pochi spiccioli gli era riempita la damigiana di buon vino rosso".
Niente di raffinato.
"Infatti non aveva nessuna fretta di ritrovare Fontainebleau, un paese “civilizzato”, cioè turistico".
Turismo alternativo, invece, è attraversare in lungo e in largo il corpo del Paese sulle sue vene e arterie. In cifre?
"Calcola 15.254 chilometri di magnifici viali d’acqua. E allora solo 72 iscritti per circolarvi con patentini e permessi, compreso quello che impone ai guardiani di chiusa di aprire le porte. In totale, il consacrato Capitano George Simenon non spende più di mille franchi di carburante e di olio, entrando (significò per lui) in una miniera di ambientazioni per i suoi romanzi".
Quando la prima crociera dove contrae il virus della navigazione?
"Nel 1928, a 25 anni, ne ha abbastanza della mondanità di Parigi. E con la moglie Tigy, l’inseparabile Boule (femme de chambre , domestica, presto amante) e il cane Olaf, parte per una scorribanda di sei mesi. Sulla barchetta “Ginette” di cinque metri, piccolo motore ausiliario da 3 cavalli".
Itinerario?
"Parigi, Épernay, Chaumont, Langres, Chalon-sur-Saône, Lione, Marsiglia, Sète...".
Qui, atmosfera di canali veneziani.
"E le spiagge nei dintorni, dove anche le zanzare sono amiche,
trattengono per un mese Simenon, in attesa di un nuovo albero di trasmissione del motore della barca. Istanti tanto radiosi, dice, non è neppure capace di raccontarli".
Lasciamo ai lettori proseguire questo placido vagabondaggio tra luoghi e personaggi, e apprezzare anche i successivi reportage. A lei, cosa piace soprattutto?
"Da bambina m’incantavano i libri per i maschi, come “L’Île mystérieuse” di Jules Verne. E le capacità tecnico pratiche di quei naufraghi, adesso, le ritrovo nel perfetto organizzarsi di Simenon sulla “Ginette” e a terra, fra
pentole, materassi, tendalino, macchina per scrivere... tutto narrato con uguali doti magnetiche".