Nero Ossidiana. Il "rosso" delle Isole Eolie

Una varietà autoctona antichissima, il chiaro intento di perpetuare la tradizione vitivinicola millenaria dell’isola di Lipari, l’idea di dare vita...

Una varietà autoctona antichissima, il chiaro intento di perpetuare la tradizione vitivinicola millenaria dell’isola di Lipari, l’idea di dare vita...

Una varietà autoctona antichissima, il chiaro intento di perpetuare la tradizione vitivinicola millenaria dell’isola di Lipari, l’idea di dare vita...

Una varietà autoctona antichissima, il chiaro intento di perpetuare la tradizione vitivinicola millenaria dell’isola di Lipari, l’idea di dare vita al primo vero “classico Rosso delle Eolie”: nasce così Nero Ossidiana, uno dei vini simbolo di Tenuta di Castellaro, che prende il nome dall’ossidiana, roccia vulcanica di colore nero intenso dei paesaggi delle Eolie. Sole, pietre, vento, terra e mare: racchiudono questo e molto di più i vini biologici di Castellaro, dal terroir vulcanico e al contempo mediterraneo di Lipari, e da vitigni autoctoni delle Eolie. Il Corinto Nero ha origini antiche: si pensa che sia stato introdotto in Sicilia dai Greci. Nei secoli si è adattato al clima e al suolo delle isole, dove ha trovato le condizioni ideali per crescere, grazie alla vicinanza al mare e alla presenza di terreni vulcanici ricchi di minerali. "Con i consulenti della ditta francese Pépinières Guillame – racconta Massimo Lentsch, che ha dato origine alla cantina di Lipari nel 2005 – specializzata sin dal 1895 nella produzione di piante di vite di qualità, a Tenuta di Castellaro è stata condotta nei terreni coltivati a vite delle isole eoliane una selezione massale di questo varietale indigeno, il Corinto Nero, con la Malvasia delle Lipari".

Le piante sono state riprodotte partendo dalle marze (tralci di vite), scelte in un vigneto con Dna diversi, per mantenere la massima variabilità genetica nella stessa varietà di vite.