ELENA CAPILUPI
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Saranno (sarti) famosi. Accademia dei Sartori e Vitale Barberis Canonico. Patto per aiutare i talenti

Esposti nell’atelier di via Solferino dell’azienda fondata nel 1663 gli abiti su misura cuciti dai giovani talenti. "La sartoria è un’arte".

Saranno (sarti) famosi. Accademia dei Sartori e Vitale Barberis Canonico. Patto per aiutare i talenti

Saranno (sarti) famosi. Accademia dei Sartori e Vitale Barberis Canonico. Patto per aiutare i talenti

La casa di Vitale Barberis Canonico si è riempita di talento. Smoking, frac, pantaloni, gilet, abiti eleganti e da cocktail: entrare all’interno dello showroom di via Solferino a Milano lascia senza fiato. E ancor più al pensiero che quelle opere d’arte su misura sono realizzate da giovanissimi appassionati di sartoria. Progetti presentati dagli studenti dell’Accademia Nazionale dei Sartori, di cui lo storico lanificio è sponsor da anni. Nei giorni scorsi sono stati esposti gli abiti realizzati dalla Scuola Femminile Triennale con la supervisione del maestro Doriano Pergolari. D’altronde, Vitale Barberis Canonico ha il blasone giusto per sostenere i migliori talenti: fondata nel 1663, realizza tessuti pregiati per la confezione di abiti, con oltre 450 addetti, 40 agenti nel mondo e due stabilimenti nel Biellese all’avanguardia per tecnologia e metodi gestionali. La collaborazione con l’Accademia forma, ogni anno, giovani pronti a entrare nel mondo del lavoro e a esportare il Made in Italy nel mondo. "Vitale Barberis Canonico ha interesse nel servire i sarti, mercato di nicchia ma molto importante – spiega Alessandro Barberis Canonico –. Oggi c’è bisogno di ampliare e ringiovanire questo settore con ragazzi che imparano in tutto e per tutto il mestiere. L’italiana è una delle migliori sartorie al mondo, siamo estremamente orgogliosi di vedere giovani da tutta Italia e da tutto il mondo che entrano nell’Accademia, concluso il triennio sono professionisti veri".

L’Accademia dei Sartori è un faro d’eccellenza nel panorama educativo, luogo dove tradizione e innovazione si incontrano e giovani talenti possono crescere e sviluppare le loro capacità sotto l’attenta guida dei maestri. "I ragazzi che arrivano in Accademia non hanno mai avuto esperienze di cucito, cominciano ad apprendere il mestiere dalle basi fino alla realizzazione di abiti alla stregua di grandi sarti – racconta il maestro Gaetano Aloisio presidente dell’Accademia, vincitore delle Forbici d’Oro nel 1986 e Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 2011 –. Motivo di orgoglio è anche il fatto che il 100% dei ragazzi prima ancora di finire il triennio riescono a trovare lavoro in Italia e all’estero". Una delle maggiori forze dell’Accademia dei Sartori è la capacità di aprire le porte della professione ai suoi diplomati, rendendoli pronti per una vasta gamma di carriere. Proprio come Giorgia del Bianco, 26enne di Isernia con tanta voglia di crescere e vedere il mondo. "La sartoria è una passione tramandata da mia nonna che mi ha cresciuta tra stoffe e bottoni. Prima di frequentare l’Accademia ho studiato Storia dell’Arte, poi mi sono detta: “Anche la sartoria è arte, perché non inseguire questo sogno?“ Ci ho provato. Non è certo facile: ho pianto, pensato di mollare tante volte – racconta Giorgia col sorriso – ma alla fine la mattina mi svegliavo felice di poter cucire, questo conta". Concluso il triennio, Giorgia ha vinto una borsa di studio con la Fondazione Cologni a Milano grazie alla quale potrà svolgere un tirocinio di sei mesi in una sartoria a sua scelta. Altra bellissima storia quella di Michele Salerno, 25 anni, crotonese, che frequenta il primo anno dell’Accademia ma ha le idee chiare. "Dopo la laurea in Giurisprudenza ho deciso di buttarmi nel mondo della sartoria e mi sono appassionato alla creazione di abiti, soprattutto capospalla maschile. Ho imparato da zero e ora sogno in grande: l’obiettivo è avere una mia sartoria dove creare capi che rispecchino la mia visione del bello".